Lo svedese, spingendosi fino a 6.21m, si è preso la scena conclusiva ai Mondiali di Eugene.
Ditaji Kambundji e Noemi Zbären si sono fermate in semifinale nei 100m ostacoli. Oro alla nigeriana Tobi Amusan, capace anche di stabilire il nuovo record del mondo (12"12). Svizzera ottava nella 4x400m femminile.
EUGENE - Si sono chiusi col botto i Mondiali di Eugene, dove, nell'ultima giornata di gare, è salito in cattedra il 22enne Armand Duplantis.
Il fuoriclasse svedese si è preso la scena e la medaglia d'oro nel salto con l'asta, dove si è spinto fino ai 6,21m, ritoccando il record del mondo. Nessun umano era mai volato sin lì. Alle sue spalle lo statunitense Chris Nelson e il filippino Ernest Hohn Obiena.
L'ultima giornata non ha regalato grandi soddisfazioni ai colori rossocrociati, con la Svizzera che, in 3'27"81, si è piazzata ottava nella 4x400m femminile (gara che ha concluso la kermesse). L'oro è andato alle statunitensi in 3'17"79, davanti a Giamaica (argento in 3'20"74) e Gran Bretagna (3'22"64).
Anche nella 4x400m maschile il metallo più prezioso è andato agli Stati Uniti (2'56"17), seguiti da Giamaica e Belgio.
Nei 100m ostacoli niente da fare per le elvetiche Ditaji Kambundji (12"79) e Noemi Zbären (12"94), che hanno mancato l'accesso alla finale. L'atto conclusivo si è chiuso coil trionfo della nigeriana Tobi Amusan, che in semifinale aveva anche stabilito il nuovo record del mondo in 12"12. Argento alla giamaicana Britany Anderson, bronzo alla portoricana Jasmine Camacho-Quinn.
Il norvegese Jakob Ingebrigtsen - dopo il secondo posto nei 1500m – ha vinto con una prova di forza i 5000 (13’09”24 finale). Argento al keniano Krop davanti all’ugandese Chelimo.
Kevin Mayer, nel decathlon, ha invece regalato l’oro alla Francia con 8’816 punti. A seguire il canadese Pierce Lepage (8’701) e lo statunitense Zackery Ziemek (8’676).
Da segnalare infine l’oro della statunitense Athing Mu negli 800m (1’56”30) e il trionfo della tedesca Malaika Mihambo nel salto in lungo (7,12m).