Tennys Sandgren a difesa di Nole: «Tutti hanno un'opinione e mi piacerebbe sentirla»
«O pensano che la loro voce non conti o pensano di avere più possibilità di vincere il torneo senza Novak»
NEW YORK - Inevitabilmente l'assenza di Novak Djokovic agli US Open continua (e continuerà) a far discutere. C'è chi è d'accordo con la mancata presenza del serbo e chi invece avrebbe gradito vederlo a Flushing Meadows, nonostante il suo status di non vaccinato non gli permetta di viaggiare verso New York.
L'americano Tennys Sandgren - anch'egli non vaccinato e già in passato espressosi a difesa di Nole - ha ribadito a L'Equipe il suo pensiero: «Tutti hanno un'opinione e mi piacerebbe sentirla. Non importa se a favore o contro Novak. Molti pensano che la loro parola non sia importante, ma non è così. Le persone ci ascoltano. Alcuni colleghi avrebbero potuto fare di più per combattere questa situazione. Avrebbe fatto la differenza».
Il 31enne, scivolato in 427esima posizione dopo aver raggiunto nel gennaio 2019 il personale best ranking (41esimo), se l'è presa con i colleghi che hanno preferito farsi gli affari propri: «Solo parlando le cose possono cambiare. E poi, forse qualcuno è contento che Novak non ci sia. Diciamo che quelli che non dicono nulla, possiamo immaginare cosa pensino. I giocatori non sono stupidi, sanno cosa sta succedendo. A questo punto, o pensano che la loro voce non conti o pensano di avere più possibilità di vincere il torneo senza Novak».