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TENNIS«Alcaraz era diverso, ho capito subito quello che sarebbe diventato»

13.09.22 - 07:00
Carlos Alcaraz ha già realizzato il suo sogno… ma siamo solo all'inizio.
keystone-sda.ch / STF (John Minchillo)
«Alcaraz era diverso, ho capito subito quello che sarebbe diventato»
Carlos Alcaraz ha già realizzato il suo sogno… ma siamo solo all'inizio.
Nel suo cammino newyorkese ha concesso 7 set, cancellato un match point (come Wawrinka nel 2016) e riscritto la storia. Il teenager iberico è il numero 1 più giovane di sempre.
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NEW YORK - Il futuro è adesso. Carlos Alcaraz, nuovo prodigio del tennis mondiale, è entrato nella storia a 19 anni, 4 mesi e 6 giorni. Lo spagnolo lo ha fatto sul cemento di New York, dove in un sol colpo si è preso il primo titolo in un torneo del Grande Slam e il trono di numero 1, realizzando il suo sogno. Tutto in una notte per il fenomeno di Murcia, che nella finale degli US Open non ha lasciato scampo al norvegese Casper Ruud, piegato 6-4, 2-6, 7-6(1), 6-3. 

Forza fisica e mentale vanno a braccetto quando si parla di Alcaraz, stella abbagliante che ha offuscato persino le luci della Grande Mela, teatro perfetto per la consacrazione di un predestinato. Completando la sua escalation è diventato il 28esimo numero 1 del ranking nell’era Open - quarto spagnolo dopo Moya, il suo coach Ferrero e Rafa Nadal -, nonché il più giovane di sempre. Il teenager iberico ha infatti cancellato il record dall’australiano Lleyton Hewitt, che nel novembre 2001 si issò fino alla vetta all’età di 20 anni e 8 mesi.

«L’ho incontrato per la prima volta quando aveva 15 anni e ho visto subito che aveva potenzialità diverse rispetto agli altri ragazzi: col tempo è diventato un grande giocatore, uno che non si arrende mai. Ero sicuro che sarebbe diventato un campione Slam», ha commentato proprio Juan Carlos Ferrero. E a proposito di tenacia, psiche e nervi d’acciaio, il successo di Alcaraz - primo di quella destinata a diventare una lunga serie anche a livello di Major... - è “impreziosito” anche dal fatto che nel suo cammino ha saputo annullare un match point. Il 19enne, nei quarti contro Sinner, si è infatti trovato sul baratro a un solo punto dal ko, prima di andare a prendersi la vittoria al quinto set e in seguito il torneo. Solo otto giocatori c'erano riusciti prima di lui. L’ultimo, nel 2016, era stato il nostro Stan Wawrinka proprio a New York, metropoli dove tutto è possibile…

Alcune cifre curiose legate al trionfo di Alcaraz:

1973: Da quando esiste il ranking computerizzato (1973), Alcaraz è il più giovane a issarsi al comando. Sul "podio" anche Lleyton Hewitt (20 anni, 8 mesi e 23 giorni ) e Marat Safin (20 anni, 9 mesi e 24 giorni ). Il nostro Roger Federer - 12esimo in questa speciale classifica - ci riuscì a 22 anni, 5 mesi e 25 giorni.

7: È stato un trionfo, ma non una passeggiata. Sul cemento newyorkese lo spagnolo ha lasciato 7 set, vincendo al quinto contro Cilic (3-2), Sinner (3-2) e Tiafoe (3-2) . In finale Ruud lo ha portato al quarto.

5: Sono i titoli vinti in stagione da Alcaraz, ribattezzato “Re Carlos I” dopo il successo che apre nuovi scenari (è iniziata una nuova era?). Intanto nel ranking una rivoluzione c’è già stata, con Ruud (Atp 2), seguito da Nadal e Medvedev. Settimo Djokovic, escluso dal torneo per le note vicende legate al vaccino anti-Covid.

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