«Federer, dolore atroce al ginocchio nel 2021»
«Non ci sarà mai nessun altro come Roger».
LONDRA - Mollato da un fisico spremuto da anni di spettacoli dati in giro per il mondo, la scorsa settimana Roger Federer ha deciso di chiudere con il tennis professionistico. Al Maestro rimane un unico torneo prima di diventare ufficialmente un ex impegnato solo in esibizioni senza troppe pressioni: la Laver Cup che si disputerà il prossimo fine settimana. E proprio chi, con il renano, ha pensato e fondato quella kermesse, ha per la prima volta parlato di quello che sarà il tennis del futuro.
«Non ci sarà mai nessun altro come Roger - ha sottolineato Tony Godsick, manager che ha seguito passo dopo passo la carriera del basilese - ci saranno altri campioni e anche qualcuno che ritoccherà i suoi record; nessuno però riuscirà ad avere l’impatto sul circuito come quello avuto da Federer».
Un impatto che avrebbe potuto essere anche più netto se, per il campionissimo rossocrociato, gli ultimi anni non fossero stati un calvario. E non si sta parlando solo del recentissimo passato. Ivan Ljubicic, il suo ultimo allenatore, ha infatti ammesso che nel 2021, quando perse ad Halle da Felix Auger-Aliassime, Roger sentiva un dolore atroce al ginocchio. Ha però confermato pure come già nel 2019, a Wimbledon, fosse lontano dalla forma migliore. «Era al 60-70% e si allenava pensando a non logorare troppo il fisico. È comunque riuscito ad arrivare in finale, dove però ha perso da Djokovic. E quello è un rovescio che rimane indigeribile anche oggi, dopo tre anni».