Il campione di Basilea "prepara" il suo ritiro: nel fine settimana scenderà in campo un'ultima volta alla Laver Cup.
Il Maestro del tennis si è espresso in conferenza stampa, confermando che resterà nel mondo del tennis: «Non sarò un fantasma. Amo questo sport e dico a tutti i fan: mi rivedrete presto. Non so esattamente quando».
Una triste ultima volta. Sì, i tifosi di Roger Federer avranno l'ultimissima chance di ammirare il Maestro muoversi su un campo da tennis. L'appuntamento con la storia - a meno di cambiamenti - è per la serata di venerdì, quando il 41enne disputerà il doppio alla Laver Cup di Londra. Nessun singolare, il ginocchio del renano non è in grado di sopportare le sollecitazioni che un match di questo tipo richiede.
L'uomo dei 20 Slam, 103 titoli Atp, 1'526 partite nel circuito si è espresso in una conferenza stampa a Londra, a due giorni dell'ultimo ballo.
La conferenza stampa è conclusa.
Sull'eterno dibattito in merito al GOAT del tennis: «Sono molto soddisfatto dei miei successi. Sono molto felice di essere riuscito a vincere altri cinque Major dopo il 2015. Non ho bisogno di tutti i record per essere felice».
«Tra dieci anni cosa penserò della mia carriera? Guarderò principalmente indietro a tutti i bei momenti vissuti. A tutti i trofei che ho vinto e ai tanti bei momenti passati con i colleghi e tifosi. Non ho rimpianti».
La fama e l'essere famoso a volte portano gli sportivi a cambiare nei loro modi di fare. Federer invece è rimasto sé stesso: «Ho solo cercato di rimanere autentico. Sono molto felice di aver avuto un buon rapporto con i giocatori del tour, i fan e tutti gli altri».
«In quale ruolo ancora non lo so, ma qualcosa con il tennis farò anche in futuro».
Sul futuro: «Non sarò un fantasma. Ho parlato con Björn Borg e lui non è tornato a Wimbledon per 25 anni. Per me non sarà così. Amo il tennis e dico a tutti i fan: mi rivedrete presto. Non so esattamente quando».
«Sono felice che non ci siano state speculazioni sul mio ritiro. Nessuna anticipazione è uscita prima del mio messaggio. La prossima settimana darò una prima occhiata a tutti i resoconti dei media sui giornali e sulle televisioni. Non ho ancora avuto tempo per quello. In seguito andrò in vacanza con Mirka e i bambini».
Cosa ne pensa Federer di Carlos Alcaraz, nuovo numero 1 della classifica Atp? «Mi dispiace non aver giocato contro di lui. È un grande giocatore e fa parte di una delle potenziali superstar del futuro. Mi sono già allenato con lui, è grandioso».
«Con chi giocherò il doppio venerdì? Con Rafa sarebbe unico. Ci siamo sempre trovati bene, anche se siamo grandi rivali».
Cosa mancherà di più al campione renano? «Tantissime cose. I pre-partita, il nervosismo pre-partita. Quello che mi mancherà di più però è l'interazione con i tifosi dentro e fuori dal campo».
Tanti, tantissimi i momenti indimenticabili della sua carriera. Federer fa fatica a scegliere il migliore: «Ce ne sono molti e non riesco a individuarne uno, forse la mia prima vittoria a Wimbledon. Ma ho la fortuna di averne vissuti parecchi».
Un po' di amaro in bocca rimane, ma non si poteva fare altrimenti: «È una decisione agrodolce, ma è quella giusta».
«Durante le vacanze ho parlato con la mia famiglia della decisione di ritirarmi. È stato un po' stressante. Avrei giocato per sempre, ma non è possibile. Alla fine, sono grato per la carriera che ho avuto. Sono molto orgoglioso di essere riuscito a rimanere al vertice per così tanto tempo. È un grande privilegio».
Roger Federer sul processo che l'ha portato a ritirarsi: «È iniziato in estate. Mi piaceva la sfida di poter tornare, ma a un certo punto ho capito che non potevo andare oltre. Da sempre mi sono detto che la mia intenzione sarebbe stata quella di ritirarmi in buona salute. Il tennis è uno sport difficile».