È la fine di un'era: la gloriosa carriera della leggenda Federer è finita. È il momento delle lacrime
L'inimitabile RogerOne chiude con una sconfitta in Laver Cup.
LONDRA - È finita. Quella di venerdì 23 settembre 2022 è una data indelebile che rimarrà nella storia. Non solo del tennis. È la data in cui l'inimitabile Roger Federer ha disputato l'ultimo match della sua incredibile carriera.
A questo punto non ci resta che prendere i fazzoletti e piangere per l'addio di uno degli sportivi più amati del globo che ha deciso di dire basta, lasciando un segno indelebile in noi tutti. Segni che le 1'526 disputate nel circuito Atp - condite da 20 vittorie Slam e 103 titoli - hanno lasciato anche nel corpo di Roger, non più in grado di sopportare le sollecitazioni che soltanto uno sport duro come il tennis può dare.
Nessuno si illudeva che dopo il lungo periodo di inattività il 41enne potesse tornare a giocare con continuità, magari facendo incetta di vittorie. Come ai tempi d'oro. No, nessuno si illudeva. Perché tutti noi - che abbiamo avuto la fortuna di vivere la straordinaria epoca "Federeriana" - lo vogliamo ricordare sorridente, vincente e non certo sofferente e in campo con le stampelle. E allora è giusto così.
Anche perché Federer sarà sempre dentro di noi, il ricordo rimarrà vivo. Il Maestro continuerà ad accendere qualcosa di speciale dentro di noi. «Non sarò un fantasma in futuro», aveva detto mercoledì in conferenza stampa. Lo stesso vale per coloro che hanno seguito le sue gesta, sempre ammaliati, sempre colpiti dal suo modo di stare in campo ma anche dall'eleganza con la quale ogni giorno si è comportato lontano dai campi da tennis.
Un Signore a cui è impossibile non voler bene. Da colleghi e tifosi avversari il basilese ha sempre ricevuto parole al miele, di stima e di grande rispetto. E in fondo sta tutta qui la sua grandezza, apprezzato e amato da tutti. Proprio per questo oggi è come se tutto il mondo sportivo perdesse il punto di riferimento al quale ispirarsi.
Il suo è stato un viaggio incredibile, ricco di momenti indimenticabili, di gioie, di delusioni ma soprattutto di vittorie. Inutile tornare a elencarle oggi, quelle rimarranno per sempre stampate sui libri di storia e ognuno di noi potrà andare a riassaporarle tutte le volte che sentirà un pizzico di malinconia.
Dopo l'annuncio effettuato settimana scorsa, il renano ha scelto quale passerella finale la Laver Cup dove è sceso in campo nel doppio con Rafael Nadal affrontando gli americani Jack Sock e Frances Tiafoe.
La sfida (giocata dopo la vittoria dell'australiano De Minaur sul britannico Murray per 5-7, 6-3, 10-7) ha evidenziato come i colpi di Federer siano tutt'altro che già finiti in solaio. Alla fine il renano e l'iberico sono stati sconfitti 6-4, 6-7, 9-11: Team Europe e Team World sono dunque sul 2-2.
L'ultimo capitolo di una storia incredibile. Grazie Roger.