Flury e Suter oro e bronzo in discesa, lontana Lara Gut-Behrami
La pista si è rovinata in fretta, favorendo i pettorali “bassi”.
COURCHEVEL/MÉRIBEL - Una prova magistrale e un minuto e mezzo (scarso) perfetto sono valsi a Jasmine Flury un magnifico oro mondiale. La 29enne ha infatti vinto - un po’ a sorpresa - la discesa nella rassegna iridata di Courchevel e Méribel. Partita con il pettorale numero 2, la grigionese ha sfruttato al massimo la perfezione di una pista che le ha permesso di osare e che, in più, si è rovinata in fretta.
Stampato il tempone, la rossocrociata ha infatti poi assistito stupefatta e felice ai mugugni di tutte le avversarie. Primi tra tutti a quelli di una deludente e delusa Sofia Goggia che, distratta e poco convinta, è addirittura stata squalificata. L'italiana ha chiuso fuori classifica per aver inforcato dopo che, con una spigolata nel finale, aveva comunque perso la possibilità di chiudere con il miglior crono. Ma anche quelli della francese Romane Miradoli, della norvegese Ragnhild Mowinckel, della tedesca Kira Weidle e dell’austriaca Cornelia Hütter, tutte partite sognando l’oro e invece finite addirittura fuori dal podio. Pure Lara Gut-Behrami, a dire il vero, non ha entusiasmato: mai competitiva, la ticinese non ha infatti mai trovato ritmo né velocità, chiudendo alla fine al nono posto, a 0”71 dalla connazionale. E che dire di Ilka Stuhec? Alla vigilia la slovena puntava a una medaglia pesante; pur senza commettere errori gravi - ma solo rallentata da una neve non più “veloce” - è invece finita a quasi mezzo secondo dalla vincitrice. Una medaglia se la sono invece messa al collo l’austriaca Nina Ortlieb (+0”04) e la nostra, magnifica, Corinne Suter la quale, lasciatasi alle spalle i problemi dell’ultimissimo periodo, ha saputo terminare al terzo posto (0”12), confermandosi bravissima dopo il titolo conquistato due anni fa a Cortina d'Ampezzo.
Quella firmata da Jasmine Flury è la terza, gigantesca, sorpresa di questi Mondiali di sci alpino. Nuova regina, la svizzera non ha infatti mai vinto una gara della specialità in Coppa del Mondo: in carriera vanta infatti al massimo un secondo posto, mentre ha vinto un superG (a St. Moritz nel 2017). Lo stesso era successo nel superG nel quale, tra lo stupore e gli applausi generali, avevano festeggiato l’italiana Marta Bassino e il canadese James Crawford.