L'ormai ex sciatore ticinese si è espresso a proposito della sua carriera: «Per più di un decennio ho fatto quello che volevo fare».
Il 28enne ha partecipato a due edizioni dei Mondiali con la nazionale del Liechtenstein, nel 2019 e nel 2021.
COMANO - Qualche settimana fa Ian Gut ha deciso di appendere gli sci al chiodo. Nella sua carriera il 28enne si è reso protagonista di una discreta carriera tra Coppa Europa e gare FIS, collezionando anche tre presenze in CdM e partecipando con la nazionale del Liechtenstein a due Mondiali (Aare 2019 e Cortina 2021).
Al contrario di sua sorella Lara Gut-Behrami non è però mai riuscito ad arrivare ai vertici del circo bianco. «Non importa, perché per più di un decennio ho fatto esattamente quello che volevo fare», sono state le sue prime parole riportate dal "Blick". «Ho vissuto molte emozioni e conosciuto tante persone, ma negli ultimi inverni non ho fatto i progressi che mi sarei auspicato e non vedevo più molto potenziale. Adesso è finita, si apre un nuovo capitolo della mia vita».
Lo scorso mese di ottobre il ticinese ha fatto la sua ultima apparizione in CdM, in occasione della gara di apertura di Sölden. «Molte piccole cose non andavano più bene e ho perso gradualmente la fiducia in me stesso. Altre persone sono più brave a gestire le situazioni negative e per quanto mi riguarda sono stato molto critico con me stesso per tutta la carriera, spesso troppo. Un futuro come preparatore atletico? Attualmente sto svolgendo uno stage presso l'hockey club Lugano e devo dire che mi piace molto».
Ma Ian Gut ha la sensazione che grazie alla fama di sua sorella sia stato danneggiato come sciatore oppure ne abbia potuto trarre beneficio? «Grazie a lei ho sicuramente avuto delle opportunità che altrimenti non sarebbero mai esistite. D'altro canto con i suoi risultati Lara ha alzato molto l'asticella e venivo riconosciuto ovunque andassi. Ci sono quindi stati dei pro e dei contro(...)».