Novak Djokovic: «È un diritto fondamentale dell'uomo la libertà di decidere che cosa inoculare nel proprio corpo e cosa no»
Quindi, il rapporto con Federer: «Tra rivali non è possibile essere amici, ma non siamo mai stati nemici».
ROMA - Il sempre chiacchieratissimo Novak Djokovic è tornato a parlare dell'"affare australiano". Prima accolto nel Paese, poi trattenuto e tenuto in stand-by e infine respinto: nel gennaio 2022 (e nei mesi a seguire) il serbo era finito in un vero e proprio tritacarne mediatico.
Attualmente impegnato agli Internazionali d'Italia, Nole è tornato a parlare della questione-vaccino in un'intervista concessa al Corriere della Sera: «Non sono no vax e non ho mai detto in vita mia di esserlo. Non sono neppure pro vax. Sono pro choice: difendo la libertà di scelta. È un diritto fondamentale dell'uomo la libertà di decidere che cose inoculare nel proprio corpo e cosa no. L'ho spiegato una volta alla Bbc, al ritorno dall'Australia, ma hanno eliminato molte frasi, quelle che non facevano comodo. Così non ho mai più parlato di questa storia. Com'era il posto in cui mi hanno trattenuto? Un carcere. Non potevo aprire la finestra. Io sono rimasto meno di una settimana, ma ho trovato ragazzi, profughi di guerra, che erano lì da moltissimo tempo. Il mio caso è servito a gettare luce su di loro, quasi tutti sono stati liberati e questo mi consola. Un giovane siriano era lì da nove anni. Ora è in America, quando tornerò quest'estate lo voglio ritrovare e lo inviterò agli US Open».
Un periodo, quello della Pandemia, che ha segnato il mondo: «Ho rispettato tutte le norme e non ho messo in pericolo nessuno. Eppure una volta sono diventato un caso politico, uno che metteva in pericolo il mondo. Il sistema, di cui i media sono parte, esigeva un bersaglio e io lo sono diventato. Mi hanno messo l'etichetta di no vax, una cosa del tutto falsa, che ancora adesso mi fa venire il mal di stomaco. Poi si è scoperto che la situazione della pandemia era molto diversa da come veniva presentata. Ora l'Organizzazione mondiale della sanità ha scritto che il virus non è più così grave, che fa parte di tutti i virus che abbiamo…».
Djokovic ha poi parlato del suo rapporto con Federer: «Amici? Tra rivali non è possibile esserlo, ma non siamo mai stati nemici. Ho sempre avuto rispetto, è stato uno dei più grandi di tutti i tempi, ma non sono mai stato vicino a lui».