Federica Pellegrini, giorni bollenti tra Marin e Magnini
«Luca venne a bussarci in camera, sarebbe finita a botte».
VENEZIA - Undici medaglie ai Mondiali, due alle Olimpiadi, centotrenta (130!) titoli nazionali, e poi record del mondo, europei…
Ritiratasi lo scorso anno dopo una carriera spaziale, Federica Pellegrini è senza dubbio stata una delle atlete più importanti dell’ultimo ventennio. Bella, bellissima, sempre attenta all’immagine e da tempo protagonista sul piccolo schermo in diversi programmi tv, la 34enne veneta non ha però attirato su di sé solo l’attenzione degli sportivi o degli appassionati. È stata ed è un’icona glamour, riconoscibilissima. Ed è per questo che “Oro”, la sua appena pubblicata autobiografia, era attesissima.
Nello scritto Federica ha raccontato la sua vita sotto i riflettori ma anche i sacrifici fatti per raggiungere grandi risultati, i flash dei fotografi ma pure le difficoltà, le paura e i guai di una ragazza alle prese con il successo. In un primo estratto del libro, la “Divina” ha parlato dei disturbi alimentari dei quali ha sofferto. Nel secondo… del triangolo amoroso che l’ha vista coinvolta insieme ai compagni di nazionale Luca Marin e Filippo Magnini.
Correva l’anno 2011 e il gruppo azzurro era in ritiro a Shanghai per preparare i Mondiali. Le cose tra la Pellegrini e Marin stavano già andando a rotoli prima di un addio che sarebbe arrivato a brevissimo.
«Luca ha cominciato a stare male, a non mangiare e a dimagrire tantissimo - ha raccontato l’ex campionessa nel libro - era sospettoso, inquieto. E non aveva torto. Mi aveva chiesto se c’era un altro e io sul momento avevo negato». Chiuso quel rapporto, una sera nell’albergo della squadra Federica uscì dalla sua camera per raggiungere quella di Magnini. Il problema? Passare davanti alla camera di Marin…
«Ma potevo mai sapere che lui stava appostato dietro lo spioncino per sorprendermi?». E al «Dove stai andando?», lei si inventò di essere al telefono con la mamma.
Stessa scena due giorni dopo: «Apro la porta, esco dalla camera, mi guardo in giro: via libera. Raggiungo la stanza di Filippo, ma sul più bello sentiamo picchiare selvaggiamente contro la porta: "ho sentito tutto, uscite fuori o vi ammazzo". Io e Filippo non apriamo. Luca è fuori di sé, sarebbe finita a botte».
Visti la tensione e l’imbarazzo generale, i dirigenti della nazionale italiana di nuoto decisero di intervenire. E, per cercare di riportare un clima sereno in squadra, alla Pellegrini chiesero di curare i rapporti con Marin. «Scendo nella hall, sono tranquilla, non mi importa niente, non ho fatto niente di male, sono solo affari miei. Luca urla, "Ti rendi conto di quello che fai? Che io sto male?". "Scusa, gli rispondo io, ci siamo lasciati due giorni fa quindi posso fare quello che mi pare". Più esattamente, dico di fronte ai dirigenti della Federazione, "Posso scop**e con chi mi pare"».