Nole, stando ai media locali, non avrebbe ottenuto il permesso per ampliare il “Novak Tennis Center".
«Ci abbiamo pensato a lungo e abbiamo preso la difficile decisione di lasciare la gestione della struttura. Resteranno ricordi indelebili. Svilupperemo nuovi progetti».
BELGRADO - Cala il sipario sul “Novak Tennis Center”, un’accademia di sviluppo per i giovani creata dal campione serbo. Il centro, che in passato ha ospitato sette tornei internazionali ATP e un torneo WTA, viene restituito alla città di Belgrado.
I media locali parlano di uno “stop” imposto a Nole, che in realtà avrebbe voluto ampliare la struttura con nuovi campi (anche coperti) e alloggi per i giocatori. Un’iniziativa lodevole fermata però sul nascere, con il comune che non gli avrebbe dato il permesso di allargarsi.
E così, sul sito ufficiale del centro è comparso un comunicato per fare il punto della situazione: «La società Tara 2016 S, di proprietà di Novak e Jelena Djokovic, ha deciso di restituire il terreno e tutte le strutture alla città di Belgrado - si legge - Ci abbiamo pensato a lungo e abbiamo preso la difficile decisione di lasciare la gestione della struttura».
Sicuramente un peccato per i talenti locali, che perdono un punto di riferimento e una figura chiave come Djokovic. «Decine di migliaia di bambini hanno imparato a giocare a tennis in questo luogo e, insieme ai loro genitori, hanno creato ricordi che dureranno per sempre», si aggiunge nel comunicato. «La nostra azienda ha organizzato tornei e inviato al mondo intero l’immagine più bella di Belgrado, Kalemegdan e della Serbia. Questo è ciò di cui siamo orgogliosi. Grazie alle migliaia di persone che hanno passato del tempo al centro creando successi e momenti indimenticabili. Siamo sicuri che questo luogo rimarrà l’anima sportiva di Belgrado. Noi ci focalizzeremo su nuovi progetti e sullo sviluppo del tennis per bambini e ragazzi. Di ciò sarà data tempestiva comunicazione al pubblico».