TENNISSemifinali da sballo a Wimbledon: quattro campioni a confronto

WIMBLEDON - Per una volta, a Wimbledon, i pronostici non sono stati completamente stravolti. Nonostante qualche difficoltà Daniil Medvedev (Atp 3) ha prevalso sul sorprendente statunitense Christopher Eubanks (Atp 43) 6-4, 1-6, 4-6, 7-6(7/4) 6-1, mentre Carlos Alcaraz (Atp 1) ha fatto ciò che tutti si aspettavano contro Holger Rune (Atp 6), piegandolo in tre set: 7-6(7/3), 6-4, 6-4 il risultato.

Il russo e lo spagnolo si sono dimostrati semplicemente migliori sul campo e hanno così guadagnato l’accesso alla semifinale dello Slam londinese, dove si troveranno uno di fronte all’altro. Il vincente, poi, nell'ultimo atto di domenica dovrà probabilmente vedersela contro il “solito” Nole Djokovic (Atp 2), favoritissimo contro il rampante, aggressivo ma ancora non troppo continuo Jannik Sinner (Atp 8). I due si sono già affrontati nei quarti di finale dell’edizione 2022 del Major britannico; lì l’italiano dimostrò tutto il suo talento conquistando i primi due set ma poi il serbo, implacabile, lo incenerì nei successivi tre. Venerdì sapremo se il 21enne ha imparato la lezione. Le probabilità che il trofeo se lo contendano i primi due giocatori della classifica ATP sono in ogni caso grandissime.

Completamente diverso è il discorso relativo al tabellone femminile. Nella giornata odierna hanno festeggiato l’ottima Ons Jabeur (Wta 6), brava a infilzare la più quotata ma imperfetta Elena Rybakina (Wta 3) - con il punteggio di (5-7)6-7, 6-4, 6-1 - e Aryna Sabalenka (Wta 2), capace di liquidare 6-2, 6-4 Madison Keys (Wta 18). Domani pomeriggio una delle due, quella che commetterà meno errori nello scontro diretto, volerà in finale, dove troverà… una sorpresa assoluta. Un posto in paradiso, nell’altra semi, se lo contenderanno infatti Elina Svitolina (Wta 76) e Marketa Vondrousova (Wta 42). La tennista ucraina - in passato numero 3 al mondo e già una volta, nel 2019, era entrata tra le migliori quattro a Londra - è però tornata seriamente a fare l’atleta solo da qualche mese, dopo la pausa-gravidanza presasi nel 2022. Dal canto suo la ceca è invece una promessa, che negli ultimi anni ha alternato buoni tornei (semifinale al Roland Garros nel 2019, a Roma nel 2020 e argento Olimpico nel 2021) ad apparizioni scialbe. Chi la spunterà? La prima sembra avere l’esperienza, la classe e la grinta giuste per riuscire a scrivere un’altra pagina di storia. Se il fisico non la rallenterà…