Carlos Alcaraz ha piegato Djokovic dopo quasi cinque ore di lotta senza esclusione di colpi: «Novak è in grandissima forma».
Si è trattato del secondo Slam vinto dal 20enne spagnolo dopo l'US Open del 2022.
LONDRA - Carlos Alcaraz (Atp 1) ha conquistato la 136esima edizione del torneo di Wimbledon. Il 20enne ha piegato all'ultimo atto Novak Djokovic (Atp 2) dopo una battaglia spettacolare durata quasi cinque ore. Alla fine lo spagnolo l'ha spuntata con il punteggio di 1-6, 7-6(8/6), 6-1, 3-6, 6-4, vendicando alla perfezione la sconfitta patita in semifinale all'ultimo Roland Garros, proprio per mano del suo avversario di giornata.
Per la giovane stella si è trattato del secondo sigillo in uno Slam, dopo il successo maturato agli US Open del 2022, che corrisponde anche al 12esimo torneo complessivo portato a casa finora. Da segnalare che il ragazzo può già vantare nel suo palmarès anche quattro Masters 1000, poiché si è imposto in due occasioni a Madrid, una volta a Miami e una a Indian Wells. «Il sogno è diventato realtà», sono state le parole del baby prodigio iberico al termine della sfida. «È sempre bello vincere, ma anche se non fosse andata in questo modo sarei stato fiero di me stesso per essere entrato nella storia di questo torneo, giocando una finale contro un campione come Djokovic. Non mi aspettavo di arrivare così presto su questi palcoscenici: sono davvero soddisfatto di questa prestazione. Dopo il primo set in cui ho incassato un netto 6-1 ho pensato che avrei dovuto alzare il mio livello. In seguito è andata decisamente meglio e sono stato in grado di esprimermi su alti livelli. Reputo veramente speciale esibirmi di fronte ai reali britannici: è la seconda volta che gioco davanti a Filippo VI e ho vinto di nuovo, forse deve venire più spesso a vedere le mie partite. Djokovic? In questo momento è in grandissima forma e le sue vittorie recenti parlano per lui. Per quanto mi riguarda ho iniziato ad amare il tennis proprio guardando giocare Novak: attualmente ha 36 anni ma sul campo ne dimostra 26 o forse addirittura anche meno».
In seguito Alcaraz ha parlato della confidenza che sta mostrando con il manto erboso. «Mi sto innamorando dell’erba, non mi aspettavo di rendermi protagonista di certi risultati. Ho preso parte soltanto a quattro tornei su questa superficie e non ho parole per descrivere il mio stato d'animo. Sono soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo e personalmente imparo in fretta...».