L'australiana Johanna Konta, ex numero 4 al mondo e ritiratasi nel dicembre del 2021, è scesa in campo per difendere il serbo
«Nessuno lo conosce davvero, così come nessun conosce personalmente Federer e Nadal. Se chiedi a un tifoso: "Perché odi Djokovic?" Non saprebbe risponderti».
NEW YORK - Lunedì inizierà la caccia agli US Open e a New York ci sarà anche Novak Djokovic, che potrà quindi tornare a combattere a Flushing Meadows.
Vittorie, vittorie e ancora vittorie. Forse è proprio "colpa" di queste che il serbo - a caccia della 24esima corona Major - è spesso visto come il cattivo nel circuito? A questo quesito ha provato a rispondere l'australiana Johanna Konta, ex numero quattro del ranking WTA. «Merita un trattamento molto migliore di quello che riceve - le sue parole espresse in un'intervista a Tennis365 (ripresa da tennisworlditalia) - È sempre stato difficile per lui, perché le persone lo considerano come il "cattivo" arrivato per fermare il dominio di Roger Federer e Rafael Nadal. Tra tutti loro, credo che Novak abbia avuto il compito più difficile in termini di immagine. È arrivato più tardi rispetto a loro due, che avevano già una base di tifosi molto importante».
Tanti lo odiano, senza un vero e proprio perché... «Penso che la gente sia sempre pronta a saltare sul carro dell'odio nei confronti di qualcuno. Non credo sappiano nemmeno spiegarti i motivi per cui lo odiano. Nessuno lo conosce davvero, così come nessun conosce personalmente Federer e Nadal. Se chiedi a un tifoso: "Perché odi Djokovic?" Non saprebbe risponderti. Ecco perché sono una grande fan di Novak. Voglio davvero che arrivi a 24 Slam. È molto difficile continuare a raggiungere risultati così importanti nel tempo come hanno fatto loro tre».