Dopo 30 anni tornano i campionati ticinesi di biliardo pool. Ecco tutti i dettagli
SEMENTINA - Tornano, in pratica dopo trent’anni, i campionati ticinesi di biliardo pool. Ciò sarà possibile grazie all’iniziativa di Sergio Gandolfi e di altri appassionati che si stanno dando da fare per riportare in auge alle nostre latitudini uno sport che purtroppo, per qualche tempo, aveva subito un calo di popolarità.
Le competizioni - in cartellone nei weekend del 14 e 15 ottobre e poi del 25 e 26 novembre - si svolgeranno nell'accogliente sala biliardi Everlong, che Gandolfi ha aperto a Sementina poco più di un anno fa per cambiare vita e, come detto, per dare nuova linfa alle discipline del pool.
«Un sogno che si realizza»
Una scelta ammirevole e anche coraggiosa visto che Sergio - per lanciarsi a tempo pieno in quest'avventura - ha abbandonato a 50 anni un solido impiego. «È diventata la mia nuova vita. Erano anni che pensavo di cambiare qualcosa e così, forse anche grazie alla pandemia, ho finalmente deciso di lanciarmi in qualcosa che mi desse maggiore soddisfazione. Mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, meglio ancora nei momenti in cui le persone si rilassano, e questa mi pareva la soluzione ideale. Intendevo, sfruttando una mia grande passione, creare qualcosa di pubblico, accessibile a tutti, e che aiutasse a rilanciare il movimento nella nostra regione. I club privati - anche se anch'io ne faccio parte - sono un po' un freno. Da parte mia, puntavo a mettere in piedi un posto in cui la gente potesse passare una serata diversa dalle altre, rilassante, in una bella atmosfera, senza dover per forza saper giocare, né possedere una stecca privata. Già da ragazzo mi sarebbe piaciuto avere una mia sala: ora ho realizzato quel desiderio».
Due le discipline in programma
Ma veniamo, più nel dettaglio, a questi campionati ticinesi. «Innanzitutto devo precisare che, a dispetto della denominazione, la competizione sarà aperta a chi risiede, oltre che nel nostro cantone, anche in Mesolcina. Alla manifestazione possono partecipare tutti, non c’è bisogno di essere affiliati ad alcun club e l’iscrizione costerà solo 30 franchi per ogni torneo».
I campionati contempleranno due specialità: la prima - qualificazioni sabato 14 ottobre e fase finale il giorno seguente - è la Palla 8 (il gioco che tutti conoscono perché è quello che comunemente si faceva al bar): 15 palle - piene e rigate - con la 8 da imbucare alla fine. «Per questa disciplina - puntualizza il nostro ospite - diffonderemo per tempo il regolamento ufficiale internazionale, perché spesso nei bar si gioca con regole diverse, ad esempio per decidere il tipo di penalità in caso di bevuta (gergo biliardistico, ndr) mentre a noi servirà ovviamente l'uniformità».
L’esempio di Paul Newman
Il secondo weekend di gare vedrà invece gli atleti sfidarsi nella Palla 9, la disciplina che veniva praticata nel famoso film "Il colore dei soldi", che nel 1986 vedeva protagonisti Paul Newman e Tom Cruise. «In questo caso in gioco ci sono soltanto 9 palline e si vince imbucandole in sequenza fino alla numero 9. Le imbucate non vanno dichiarate, c’è dunque molto spazio anche per la fortuna, contrariamente a quanto succede negli altri giochi con la stecca: puoi vincere ad esempio anche in un solo colpo, se in spaccata imbuchi la 9. È per questo motivo che queste partite si giocano su un gran numero di mani (frame), almeno al meglio delle 7 o delle 9. Questo è il gioco di biliardo più praticato in assoluto a livello planetario, quello giocato nei tornei più prestigiosi. Ed è anche la disciplina del pool che, un po’ in tutto il mondo, si chiede che possa essere inserita in una delle prossime edizioni delle Olimpiadi».
Nel pool esistono però almeno altre due discipline… «Esatto, prima di tutto il Pool Continuo, dove in pratica conta il numero di palline imbucate: è il gioco praticato in un altro film famoso, cioè "Lo spaccone" (1961, ndr), anche questo interpretato da Paul Newman affiancato da diversi giocatori professionisti. In quel caso, per vincere dovevano imbucare 125 palline. Infine, esiste la disciplina detta Palla 10, nata quindici anni fa, che è come la Palla 9 ma senza la componente fortuna, perché prevede che ogni imbucata vada dichiarata».
I campi di gara
La sala, arredata con gusto e mobili antichi che ben contrastano con le linee e i materiali severi della struttura a destinazione industriale che la ospita, accoglie ben otto tavoli da competizione. «In linea di massima, tutte le gare dei Campionati si svolgeranno qui: distribuirle su più campi di gara sarebbe una cosa difficile da gestire. Esiste però un club privato - il Pool club Ticino di Sant’Antonino, dunque qui vicino a noi - che possiede quattro tavoli da gara ed è pronto a darci una mano accogliendo qualche incontro delle qualificazioni, nel caso arrivassero più iscrizioni di quelle che abbiamo immaginato e stimato, che ammontano idealmente a 32».
Obiettivi per il 2024
Organizzare questi campionati sarà un bell'impegno, che Sergio Gandolfi non affronterà certo da solo, ma in compagnia degli altri membri del Comitato, tutti giocatori di lunga data. Parliamo di Roberto Zolla, Paolo Malè - che ai tempi aveva una bella sala a Lugano - Federico Guglielmone, Flavio Gerosa, Humberto Perez, Luca Sardina e Marco Militano, che già alcuni decenni fa era stato molto attivo per il biliardo in Ticino e a livello svizzero. «Siamo in pratica il nucleo che intende far rinascere il movimento del biliardo pool in Ticino, e vorremmo presto rifondare una vera e propria Federazione ticinese, che ormai non esiste più. Lo faremo nel 2024, sperando che con gli anni si possa poi magari allargare ad altre discipline del biliardo».