«Ho trovato l'addio magnifico, perfetto e commovente. Ho temuto quel momento per anni...»
Roger protagonista in Laver Cup... senza giocare.
VANCOUVER - In una Laver Cup che, fuori i big, entusiasma meno rispetto al passato, il picco dell'attenzione è stato riservato a Roger Federer. Approfittato della kermesse per ritirarsi giusto un anno fa, il basilese non ha infatti voluto mancare al prestigioso appuntamento. E non ha voluto mancare a tutte le manifestazioni a esso correlate.
«Ho promesso a me stesso che non sarei stato un corpo estraneo al circuito», ha raccontato il basilese, che ha confidato che in futuro potrebbe anche decidere di capitanare il Team Europe, attualmente guidato da Bjorn Borg.
La pensione non ha annoiato RogerOne: «Quello appena trascorso è stato un grande anno. E poi l'ultima esibizione... ho trovato l'addio magnifico, perfetto e commovente. Ho temuto quel momento per anni... Temevo che non sarebbe stato un lieto fine, ma è stato esattamente il contrario. Il tennis mi manca, certo. Mi manca l'emozione del gioco: i break point, i match point, i trofei e le folle di tifosi. Di tanto in tanto vivo ancora quei bei momenti vissuti. Ora però con Mirka abbiamo molto da fare con i nostri quattro ragazzi e con i progetti della fondazione. E poi... è anche molto bello essere a casa più spesso».