Strada in discesa per la ticinese, il bis in coppa è più che possibile
Calendario favorevole.
SOLDEU - Capace di sciare a un livello irraggiungibile da molte avversarie, determinata e, soprattutto, serenissima, Lara Gut è diventata la grande favorita per la conquista della coppa di cristallo.
Costante fin da inizio stagione, la ticinese ha ufficialmente messo la freccia su Mikaela Shiffrin sabato quando, a Soldeu, ha vinto un gigante incredibile. Sui pendii pirenaici del piccolo principato, la 32enne ha completato una prima manche non alla sua altezza ma poi, come invece a volte successole in passato, non si è abbattuta. Si è ripresentata al cancelletto di partenza con le giuste grinta e attenzione e, scattata con il nono “crono”, ha piazzato una rimonta eccezionale, che le ha fruttato quei 100 punti utili per prendersi la vetta della classifica generale.
I detrattori dell’atleta di Comano - ce ne sono tanti soprattutto alle nostre latitudini - obietteranno raccontando come, con la Shiffrin ancora nei paraggi, la graduatoria avrebbe tutta un’altra faccia. È probabilmente vero: fermata da un infortunio, la statunitense ha infatti smesso di fare (tanti) punti. La sua assenza non toglie in ogni caso meriti alla rossocrociata la quale, matura, da tempo ha finito di sprecare energie preoccupandosi delle “altre”.
L’assenza della campionessa a stelle e strisce ha, forse, solo anticipato la scalata di Lara la quale, numeri alla mano, nelle “sue” gare sta dimostrandosi (quasi) imbattibile: in discesa ha la terza miglior media punti del circo bianco (dietro Goggia e Venier), in superG e gigante è invece dominante. La Shiffrin è (pure) la regina dello slalom, è vero; anche non fosse costretta a soffrire per una distorsione del legamento crociato anteriore, una distorsione dei legamenti tibio-peroneali e una contusione ossea, fino a fine stagione dovrebbe comunque penare davanti a un calendario che strizza l’occhio alla rivale svizzera.
Partendo da Crans Montana (tre gare il prossimo weekend) e fino alle finali di Saalbach, sono infatti in programma cinque superG, quattro discese, due giganti e due soli slalom. Una lunga passerella, insomma, che potrebbe portare Lara al bis in coppa dopo il colpo del 2016. Un nuovo sigillo, un nuovo trionfo, non sarebbe una sorpresa. E sarebbe magnifico.