La ticinese si è assicurata la coppa generale e quella di gigante
In Austria ha amministrato il vantaggio costruito in stagione.
SAALBACH - Tutto vero, tutto fatto, solo gioia per tanti tifosi: Lara Gut è la nuova padrona della coppa del mondo di sci. Di più, in un solo colpo la ticinese ha messo le mani su due globi di cristallo, quello relativo alla classifica generale e quello per il gigante. In entrambi i casi l’avversaria che più le ha dato filo da torcere è stata l’italiana Federica Brignone. Nella sua ricchissima bacheca la campionessa di Comano ha così raddoppiato il numero di trofei relativi destinati al migliore dell’anno - dopo quello vinto nel 2016 - ed è riuscita a riempire un “vuoto”. Mai infatti aveva primeggiato nel gigante (nonostante un oro mondiale e un bronzo olimpico), costruendo piuttosto le sue fortune sul superG, per il quale ha conquistato in carriera - per ora, la prossima settimana il conto potrebbe essere aggiornato - quattro globi.
Un trionfo che era nell’aria da settimane è stato ufficializzato dalla gara di Saalbach nella quale, partita con un grande vantaggio (in classifica), la 32enne ha sciato con praticità ed estrema intelligenza. Ha attaccato le porte senza però avvicinarsi ai suoi limiti. Ha insomma limitato al minimo i rischi in due manche tecnicamente non impossibili ma rese pericolose da un “fondo” insidioso. Per mettere le mani sui due trofei le sarebbe bastato terminare 14esima (15esima per la coppa di gigante); ha chiuso invece al decimo posto e questo le è stato sufficiente per sorridere, per festeggiare e… per scrivere un nuovo capitolo di una storia, la sua, incredibile.
Per la cronaca, la gara è stata vinta da Federica Brignone la quale, speranzosa di poter completare una miracolosa rimonta su Lara, è andata a tutta fin dalle primissime porte. Nonostante un errore, l’azzurra ha dominato la prima manche. Poi si è ripetuta (errore compreso) nella seconda nella quale però, saputo della prestazione della ticinese, alla fine ha “corso” esclusivamente per il successo di giornata. Al secondo posto ha terminato la neozelandese Alice Robinson (+1”36), che ha preceduto la norvegese Thea Stjernesund (1”67).
Michelle Gisin e Camille Rast, le altre due elvetiche presentatesi al cancelletto di partenza, hanno chiuso rispettivamente al quattordicesimo (+3”68) e quindicesimo posto (4”01).