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Lungo stop per Andy Murray Il britannico si è ferito a Miami. Impietoso il verdetto dopo gli esami strumentali: rottura dei legamenti della caviglia
L'ex numero 1 al mondo non molla, ma con 37 candeline da spegnere il prossimo 15 maggio la sua carriera ad alti livelli è a rischio
MIAMI - Non arrivano buone notizie per Andy Murray, il cui infortunio alla caviglia destra è decisamente più grave del previsto.
Un duro colpo per il britannico, feritosi nella parte finale della sfida con Tomas Machac a Miami. L’ex numero uno - stoicamente - ha continuato a giocare e ha finito l’incontro (perso al tie-break del terzo set), poi la mazzata.
Impietosi gli esami strumentali. «Ieri, verso la fine del mio match a Miami, ho subito la rottura totale del legamento perone- astragalico e una lesione del legamento calcaneoperoneale - ha spiegato il 36enne sui social - Una volta tornato a casa mi vedrò con uno specialista per valutare quelli che saranno i prossimi passi. Non c'è neanche bisogno di dire quanto duro sia da accettare e che resterò fuori per un lungo periodo. Ma quando sarà il momento tornerò, anche con un'anca e senza legamenti».
Insomma da vero guerriero Murray non molla, ma questo stop - con 37 candeline da spegnere a maggio - potrebbe minare seriamente il prosieguo della sua carriera, già pesantemente condizionata dai noti problemi all'anca (che nel gennaio 2019 lo indussero al ritiro, prima del comeback un anno dopo).
Ricordiamo che nella sua bacheca Murray - attuale numero 62 al mondo - può vantare anche 3 Slam (1 US Open; 2 Wimbledon) e due ori Olimpici in singolare (Londra 2012 e Rio 2016).
