Nole presto in campo? Rischioso
«Forzare il rientro potrebbe portare Nole a mettere in pericolo gli US Open e il futuro stesso».
BELGRADO - Niente Wimbledon e, dopo l’operazione al menisco, all-in sulle Olimpiadi. Uscito ammaccato dal Roland Garros, Novak Djokovic è stato costretto a rivedere i suoi piani per l’estate. È stato obbligato a fermarsi ma è determinato a tornare in pista il prima possibile. Facendo storcere il naso a molti.
Uno di questi è l’ex campione Andy Roddick, mostratosi perplesso davanti alla “fretta” del serbo.
«Non si tratta solo di dire “Il mio ginocchio sarà a posto tra un mese” - ha spiegato lo statunitense nel suo podcast “Served” - perché poi devi allenarti. Soprattutto Nole, che è uno specialista nello schiacciare gli avversari, nel rimanere dentro gli scambi, nel far spostare i rivali da un lato all’altro del campo... ha bisogno delle sue gambe, delle sue capacità difensive. Lui che è probabilmente il miglior difensore della storia del tennis. E in difesa ti servono le gambe. Un menisco rotto non è un gran problema quando hai 24, 25, 26 anni. A 37 però è diverso, soprattutto in questo momento della stagione. Forzare potrebbe infatti portarlo a mettere in pericolo gli US Open e il futuro stesso. Perché allora non chiuderla qui per poi fare un ultimo tentativo il prossimo anno? Se sai che non c'è alcuna possibilità di giocare ad alto livello, che non ti sei potuto allenare abbastanza, allora è meglio ritirarsi prima del sorteggio e pensare a recuperare con calma».
Pur per certi versi condivisibile, il punto di vista del 41enne ex campione a stelle e strisce (numero uno della classifica ATP tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004) non tiene conto della voglia di Djokovic di mettere le mani sull'unico grande trofeo che gli manca. Nella sua fornitissima bacheca, il serbo ha infatti lasciato uno spazio per quell'oro olimpico fino a questo momento sempre sfuggitogli. L'unica volta nella quale Nole fece bene nel torneo a cinque cerchi fu nel 2008 quando, a Pechino, filò spedito fino alle semifinali, dove però fu costretto ad arrendersi al futuro oro Rafael Nadal. In quell'occasione Djoker festeggiò il bronzo (nella finalina si sbarazzò dello statunitense James Blake), ignorando che, per lui, quello sarebbe rimasto il punto più alto ai Giochi. Per Novak il torneo di Parigi - in programma dal 27 luglio al 4 agosto prossimo - rappresenta dunque l'ultima occasione per "completare la collezione" e per raggiungere Rafa Nadal, Andre Agassi, Serena Williams e Steffi Graf nel ristrettissimo club dei campionissimi capaci di firmare il Career Golden Slam.