Il tedesco si è dovuto arrendere al quinto set
Terzo Slam in carriera per lo spagnolo, già capace di vincere US Open e Wimbledon
PARIGI - Missione compiuta. Partito per trionfare a Parigi, sulla terra rossa, Carlos Alcaraz ha centrato l’obiettivo. Lo spagnolo ha completato un Roland Garros quasi perfetto e, al termine della finale vinta 6-3, 2-6, 5-7, 6-1, 6-2 su Alexander Zverev, si è preso il terzo Slam della carriera.
Prima della festa francese, il 21enne murciano ha in ogni caso dovuto penare parecchio. In grande forma, il tedesco si è infatti espresso a un livello altissimo, correggendo il suo gioco per adattarlo a quello del rivale.
Perso nettamente il primo set, Zverev ha giocato con maggior aggressività il secondo. Ha “rischiato” di strappare il servizio all’iberico già nel primo game e, comunque, ci è riuscito nel quinto e nel settimo, chiudendo comodamente i conti. Più complicato è stato il terzo parziale, equilibrato nei primi cinque giochi prima del break piazzato (e confermato) da Alcaraz. Invece che mollare, sul 5-2 il tedesco ha tuttavia innestato la marcia più alta e, rubato per due volte consecutive il servizio allo spagnolo, ha ribaltato la situazione mettendo la freccia.
L'accelerazione non è in ogni caso bastata per indirizzare definitivamente il match. Grintoso e mentalmente solidissimo, Alcaraz ha infatti sfoderato gli artigli, diventando intrattabile in risposta. Risultato? I primi tre viaggi in battuta di Zverev sono coincisi con altrettanti break, per un set, il quarto, chiusosi in appena 41’.
Molto più lungo è stato il quinto, che tra terzo e quarto game ha vissuto momenti di grande tensione. Momenti che sono andati in favore dell’iberico, capace prima di togliere la battuta all'avversario e in seguito, in un gioco tremendo, di resistergli disinnescando ben quattro palle break. La sfida si è decisa lì. Pur senza incantare, il giovanissimo campione non ha infatti più perso punti per strada, arrivando fino al meritato e dolcissimo successo.