«Voi non potete mancarmi di rispetto»
Turno movimentato per Nole, che ha battuto il danese e i sostenitori maleducati.
WIMBLEDON - Succede che Nole Djokovic vinca nettamente contro Holger Rune e si qualifichi per i quarti di finale del torneo di Wimbledon. Succede che durante il match i tifosi presenti sugli spalti facciano parecchio baccano. “Stanno incitando il danese intonando, allungandolo, il suo nome: gridano Ruuuune”, hanno detto molti. Non è quello che però ha inteso il serbo, che ha sentito solo dei “buuuu” e a fine partita non ha perso l’occasione per lamentarsi.
«Ai tifosi che hanno mostrato rispetto mando i miei ringraziamenti dal profondo del cuore - ha graffiato l’ex numero uno del mondo - E a tutti coloro che hanno scelto di mancare di rispetto ai giocatori e in questo caso a me, dico buonanotte (Goooodnight, imitando gli ululati ricevuti in partita, ndr). So benissimo che tifavano per Rune ma hanno colto l’opportunità per attaccare me. E non lo accetto. Sono nel circuito da più di 20 anni, ho giocato in ambienti molto più ostili, credetemi; conosco tutti i trucchi e quello che avete fatto non mi tocca. Voi non potete comunque mancarmi di rispetto».
A far da pompiere - maldestro - ci ha provato proprio Rune, che ha tentato di giustificare i suoi tifosi spiegando il malinteso. La toppa è tuttavia stata peggiore del buco. «Sappiamo tutti cosa è successo: stavano gridando il mio nome. Questa cosa… tutto è iniziato agli US Open. La prima volta che ci siamo affrontati il pubblico urlava il mio nome e questo suonava un po' come “buuuu”. In altri paesi, come Italia e Francia, non pronunciano il mio nome allo stesso modo e non abbiamo avuto questo problema. Qui in Inghilterra la situazione si è ripetuta. Probabilmente l’incitamento suonava come "buuuu" ma in realtà era solo il mio nome».