Il 37enne di Belgrado non ha lasciato scampo a un generoso Lorenzo Musetti, sconfitto in tre set nella semifinale di Wimbledon
Per Nole si tratta della 37esima finale raggiunta in un torneo del grande Slam, la decima sull'erba londinese.
WIMBLEDON - Novak Djokovic (Atp 2) avrà la sua occasione. Il serbo, cannibale a caccia del 25esimo Slam in carriera (numeri folli), ha guadagnato il pass per la finalissima di Wimbledon, dove domenica sfiderà Carlos Alcaraz (Atp 3).
Per il 37enne di Belgrado sarà anche l'occasione di prendersi la personale rivincita proprio sullo spagnolo, che lo scorso anno lo sconfisse al quinto set alzando il trofeo tra gli applausi di un pubblico entusiasta.
Se il prodigio di Murcia è arrivato in finale superando al quarto Medvedev, l'ex numero 1 al mondo in serata ne ha impiegato uno in meno per eliminare Lorenzo Musetti (Atp 25). Il 22enne italiano non ha certo sfigurato, ma nei momenti chiave - come al tie-break della seconda frazione - ha pagato dazio. Protagonista di alcuni punti anche eccellenti, Musetti è risultato meno solido rispetto al granitico Djokovic, che ha archiviato la pratica in poco meno di tre ore sul 6-4, 7-6(2), 6-4. A fine incontro non è mancata un'altra piccola punzecchiatura col pubblico, "reo" - verosimilmente - di aver sostenuto il tentativo di rimonta dell'italiano, "underdog" che prima di capitolare ha cancellato 3 match point, sfiorando anche il break del 5-5 nel terzo set.
Fatto sta che Nole, arrivato sull’erba londinese tra dubbi e incertezze (era reduce da un intervento in artroscopia al ginocchio destro), non ha mai tremato e ha avuto un percorso lineare, beneficiando di un tabellone anche piuttosto favorevole. L’unico top-10 che avrebbe dovuto incontrare (nello specifico De Minaur) ha alzato bandiera bianca per infortunio prima del match dei quarti.
Ora la grande rivincita è servita: domenica pomeriggio alle 15 - come ricchissimo "antipasto" della finale di Euro 2024 - fari puntati sul big match Djokovic-Alcaraz.