Battuto a Montreal, l’italiano si è lamentato del programma
«Non abituati a due partite in un giorno»
MONTREAL - Rientrato a Montreal dopo aver saltato le Olimpiadi, Jannik Sinner è “durato” fino ai quarti di finale, nei quali si è dovuto arrendere davanti al russo Andrej Rublev, impostosi in tre set.
Deciso a essere protagonista in Nord America, ad arrivare al top della condizione allo Slam di New York, il campione italiano ha dato la colpa dell’eliminazione alla “testa” più che agli acciacchi che lo hanno rallentato nel recente passato.
«Giocare due partite in un giorno è dura, non ci siamo abituati - ha raccontato l’altoatesino, che prima di Rublev aveva sfidato e battuto il cileno Alejandro Tabilo - A livello fisico è tutto a posto. So che il mio corpo non è così pronto come vorrei, ma è piuttosto uno stato mentale. Ora miracoli non si possono fare; spero di essere pronto per Cincinnati ma penso di poterlo essere per gli US Open, uno dei miei obiettivi stagionali».