Il serbo vicino a una clamorosa assenza (forzata)
Risultati scarsi e programmazione imperfetta, Nole rischia
NEW YORK - Ricche e prestigiose, le ATP Finals sono uno dei tornei più ambiti della stagione. Differenza con gli altri? Non ci si può iscrivere: ci si deve qualificare. Possono parteciparvi solo i migliori otto giocatori del mondo. E tra questi, in un 2024 che finora ha regalato grandi sorprese, rischia di non esserci Novak Djokovic.
Grande tra i grandi per ben sette volte in carriera, complici risultati scarsi e manifestazioni saltate (i Masters1000 di Miami, Montreal e Cincinnati su tutti), il serbo è infatti al momento fuori dalla rosa dei papabili: è nono nella “Race to Turin”.
Per tentare di scalare la speciale classifica, il campionissimo di Belgrado ha in ogni caso ancora qualche occasione. Non troppe però. Dopo la Coppa Davis (in programma dal 10 al 15 settembre), Djokovic punterà tutto sul Masters1000 di Shanghai (2-13 ottobre) e su quello di Parigi-Bercy (28 ottobre-3 novembre). Quest’ultimo è la chiave della sua possibile partecipazione alle Finals: da campione in carica, è infatti costretto a vincere nuovamente per difendere i 1’000 conquistati dodici mesi fa. Non è poi escluso che, nella speranza di “rientrare”, Novak accetti di partecipare pure a tornei meno prestigiosi, ma che mettono comunque in palio punti preziosi.