Il numero 1 al mondo ha conquistato New York superando Fritz in finale: «Avrai tante altre occasioni»
Poi un commento sul “caso doping”, per cui è stato dichiarato innocente: «Ho capito quanto sia importante la parte mentale».
NEW YORK - Arrivato a New York dopo il caso doping e a poche settimane dal forfait olimpico, Jannik Sinner ha spazzato via le polemiche e si è preso lo scettro degli US Open con una sontuosa cavalcata. Da numero uno al mondo. In finale non ha lasciato scampo a Taylor Fritz, che sperava di firmare un successo USA che nella Grande Mela manca da ormai 21 anni, quando ad imporsi fu il Andy Roddick.
«Stai facendo un ottimo lavoro col tuo team, sono sicuro che avrai tante altre occasioni», le parole di Sinner nel post partita, che per iniziare ha riservato un pensiero al rivale.
Poi l'altoatesino, ragazzo umile e dal cuore d’oro, ha dedicato la vittoria alla zia malata: «Oltre al campo c'è soprattutto la vita e voglio dedicare questo titolo a mia zia, perché sta male e non so per quanto tempo l'avrò ancora nella mia vita. È bello poter condividere questo momento con lei. Se c'è un augurio che posso fare a tutti è la salute».
Dopodiché il focus si è spostato all’avvicinamento al torneo, segnato dal “caso doping”, per cui il giovane campione è stato dichiarato innocente. Una situazione comunque non facile da gestire a livello mentale. «Come ce l'ho fatta? Abbastanza bene... Mi sono allenato tanto e ho capito quanto sia importante la parte mentale. Sono felice e orgoglioso di quello che abbiamo conquistato e ringrazio tutti per essere stati così corretti. È stato un anno incredibile a partire dall'Australia. Il primo Slam mi ha dato tanta fiducia. Ma il lavoro non finisce mai, continuerò il mio percorso», ha concluso Sinner, salito a quota 2 Slam e già proiettato verso nuove sfide.