Calos Alcaraz si è scagliato contro il calendario di tennis: «Le partite sono troppe, il rischio di infortunarsi è molto alto».
In questo 2024 il campione spagnolo ha preso parte a 14 tornei e ha disputato più di 50 partite.
BERLINO - Nella giornata di ieri il Team Europa ha piegato a Berlino il Team Resto del Mondo, conquistando la settima edizione della Laver Cup di tennis.
Uno dei grandi protagonisti del torneo è stato Carlos Alcaraz, schierato nell'ultima giornata sia nel singolare sia nel doppio e bravo a regalare il quinto successo della storia alla squadra europea da quando la prestigiosa esibizione è stata creata nel 2017 (5-2).
Proprio il campione spagnolo - nonostante fosse contento di disputare la Laver Cup - si è scagliato contro il calendario di tennis, sempre più fitto di partite, parlando anche a nome dei suoi colleghi «Ci stanno uccidendo», sono state le parole del 21enne in conferenza stampa. «La mia unica paura sono le troppe partite che giochiamo e con tutta probabilità nei prossimi anni ci saranno ancora più tornei obbligatori. Siamo arrivati a un punto in cui molti bravi tennisti corrono il rischio di saltare alcuni grandi eventi a causa degli infortuni».
A Berlino Alcaraz ha disputato il suo 14esimo torneo di questo 2024, scendendo in campo per più di 50 incontri. «A volte capita che non ho voglia di giocare. Potrei mentire, ma mi è già successo di non avere la motivazione necessaria per scendere in campo. Il programma è molto serrato, ci sono tante competizioni e non ho tutti i giorni liberi che vorrei. Mi è successo di non avere nessuna voglia di partecipare a un determinato torneo perché volevo restare a casa con la mia famiglia e con i miei amici(...)».