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Ritorno della Vonn, Tina Weirather: «Non conosco nessuno pazzo come la Vonn» Il ritorno di Lindsey Vonn nel circuito sciistico sta facendo scalpore. Due esperti commentano il ritorno in pista dell'americana
LEVI - La notizia è arrivata ieri: Lindsey Vonn farà il suo grande ritorno nel circo bianco, all'età di 40 anni e con un'articolazione artificiale nel ginocchio, seguendo così le orme di Lucas Braathen e Marcel Hirscher.
L'ex sciatrice Tina Weirather ha detto la sua in merito al rientro dell'americana: «Non conosco nessuno che sia pazzo come Lindsey Vonn. Se c'è qualcuno che riesce a tornare con un'articolazione artificiale nel ginocchio, è lei», ha dichiarato la 35enne di Vaduz su SRF.
Anche il connazionale di Weirather, Marco "Büxi" Büchel, ha la medesima idea: «La Vonn è una pazza, è un'idea folle ma mentalmente è una grande sfida».
Lindsey Vonn: i risultati non contano
Il quattro volte vincitore di una gara in CdM, e attuale opinionista della ZDF, si è espresso così a 20 minuten: «Ora può sciare senza dolore - ha continuato Büchel - Posso capire che voglia provare come ci si senta e se ha una possibilità... È davvero emozionante per lo sci, non sono i risultati che contano, ma la storia che c'è dietro».
Büchel pensa che per la Vonn sarà più facile di Hirscher, poiché gareggia nella velocità invece che nelle discipline tecniche. «Nelle discipline tecniche maschili il livello è palesemente alto fino al numero 60. Per questo motivo è più difficile finire tra i primi 30. Nella discesa libera, a seconda del vento o del sole, bisogna avere un po' più di fortuna, quindi la finestra è aperta per arrivare tra i primi 30».
Weirather afferma che ci sono tracciati sui quali l'americana è imbattibile e, se non soffre più, potrebbe essere in grado di sciare di nuovo al meglio e tenere il passo delle rivali. Per la 35enne non ci sono indicazioni sul buon "funzionamento" dell'articolazione artificiale del ginocchio, perché nessuno l'ha mai fatto prima. «Lindsey ci fornirà la prova se funziona o meno, ma è un suo rischio e si assume le sue responsabilità».
Büchel è curioso, ma anche un po' spaventato
Büchel si chiede se non sia pericoloso a 40 anni correre questo rischio... «Spero che non si faccia male. Verso la fine della sua carriera ha corso molti rischi e spesso è caduta, la discesa libera è semplicemente una disciplina pericolosa».
