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NUOTO«Noè Ponti un'ispirazione, sogno le Olimpiadi»

20.11.24 - 06:30
Amélie Bertschi ha parlato del suo straordinario weekend agli Svizzeri, nei quali ha fatto incetta di titoli
ROLDY CUETO CABRERA
«Noè Ponti un'ispirazione, sogno le Olimpiadi»
Amélie Bertschi ha parlato del suo straordinario weekend agli Svizzeri, nei quali ha fatto incetta di titoli
Nei 1'500 metri Amélie ha battuto il record ticinese che apparteneva a Flavia Rigamonti: «Mi è venuta la pelle d'oca e domenica notte non ho praticamente chiuso occhio».
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SAVOSA - È stato un weekend semplicemente indimenticabile per Amélie Bertschi, nuotatrice del Swimming Team Savosa Capriasca. Ai recenti Campionati svizzeri in vasca corta di Sursee, nei quali era presente anche un certo Noè Ponti, la 19enne si è intascata tre titoli: nei 400m stile libero, negli 800m s.l. e nei 1'500m s.l. In quest'ultima gara la vittoria è stata accompagnata dal nuovo record ticinese (16'30''02), che apparteneva all'ex campionessa ticinese Flavia Rigamonti!

«Sapevo che avrei potuto fare bene, ma i risultati mi hanno stupito - ci ha detto proprio Amélie - Per quanto concerne le prime due discipline, la mia rivale numero 1 non ha partecipato alle gare e diciamo che sono rimasta un po' da sola. Nei 1'500, invece, è stata una grandissima sorpresa, non me lo aspettavo».

Che effetto ti fa vedere il tuo nome associato a quello di Flavia Rigamonti?
«Ho sentito parlare di lei dai miei genitori e l'ho incontrata recentemente. Ai suoi tempi i 1'500 non si nuotavano assiduamente come oggi, ma comunque resta davvero un risultato che non dimenticherò. È stato tutto incredibile: esco dall'acqua, vado dai miei allenatori, i quali mi dicono "Sai che hai battuto la Flavia"?. Mi è venuta la pelle d'oca e domenica notte non ho praticamente chiuso occhio. Che emozione!».

Come ti sei avvicinata alle piscine?
«Mia mamma e mio papà sono ex nuotatori, hanno sempre amato l'acqua, sia essa di mare, di lago o di piscina. A me e a mio fratello hanno sempre detto che è indispensabile saper nuotare e arrangiarsi in caso di bisogno. Così, io e mio fratello abbiamo cominciato i corsi di nuoto. Siamo sempre stati due pesciolini d'acqua, non abbiamo mai mollato. E, dopo dodici anni, eccomi ancora qua...».

E se l'appetito vien mangiando... Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
«Il sogno di ogni atleta sono i Giochi Olimpici, ma io oggi penso soltanto ad andare il più lontano possibile con la voglia e il piacere che il nuoto tutti i giorni mi regalano. Mi lascio sorprendere, restando concentrata sul presente. L'importante è essere felici in acqua...».

In Ticino abbiamo una vera e propria locomotiva per tutto il movimento, che risponde al nome di Noè Ponti...
«Non ho mai avuto modo di parlare con lui, l'ho soltanto salutato a bordo vasca. Certo che è un'ispirazione, è attualmente uno dei più forti al mondo. In Svizzera nuotatori del suo livello ne abbiamo avuti ben pochi nella storia. Per i risultati che ottiene in giro per il mondo fa venir voglia a tutti di lavorare ancor più duramente. Vederlo alle Olimpiadi è stato pazzesco».

Come sei arrivata a Savosa?
«Dopo aver terminato il Liceo a Losanna, avevo voglia di cambiamenti. I miei genitori conoscevano bene Fausto Mauri, responsabile tecnico del team di Savosa, che mi ha accolto nella sua associazione. In concomitanza al nuoto frequento l'Università a distanza, apposita per atleti o persone che vogliono seguire una doppia formazione».

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