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TENNISAlcaraz tra le coccole di Ferrero e l’ambizione

03.01.25 - 15:19
Alcaraz: «Se vincerò in Australia mi tatuerò un canguro»
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Alcaraz tra le coccole di Ferrero e l’ambizione
Alcaraz: «Se vincerò in Australia mi tatuerò un canguro»
Il primo Slam dell’anno è alle porte.
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MELBOURNE - Nel 2024 Carlos Alcaraz ha messo le mani su Roland Garros e Wimbledon. Successi che hanno “fatto il paio” con quelli - relativi agli Slam - del 2022 e 2023, annate nelle quali il campione spagnolo aveva già conquistato US Open e, nuovamente, Wimbledon. Non male per un ragazzo di appena 21 anni. Non male ma, da sportivo e quindi sempre super competitivo, nemmeno benissimo. Perché Carlos vuol sempre vincere. E perché, negli ultimi mesi, sulla sua strada ha trovato Jannik Sinner.

L’italiano è diventato un’ossessione per l’iberico, che nel tentativo di avvicinarlo - in classifica e nel gioco - quest’inverno ha lavorato sodo, limitando all’osso i giorni liberi. Giusto il Natale trascorso in famiglia, poco altro. Alcaraz non ci sta a fare il numero due ed è determinato a tornare a essere il punto di riferimento del circuito già dai prossimi giorni. Da quegli Australian Open nei quali mai è andato oltre i quarti di finale. 

«So che prima o dopo vincerò a Melbourne - ha spiegato Carlos prima di imbarcarsi per l’Australia - Sono molto ambizioso e voglio completare il Career Grand Slam. Se vincerò mi tatuerò un canguro, anche se a mio padre non piace molto questa mia passione. Essere campione nel primo Slam dell’anno è il mio grande obiettivo della stagione».

A curare la crescita del murciano ci sta pensando Juan Carlos Ferrero, ex numero uno ATP nonché allenatore dell’anno nel 2022.

«Se vinci uno Slam la tua è da considerare una grande stagione. Se ne hai vinti due... è semplicemente impressionante. Per questo considero l’ultima di Carlos una stagione magnifica, spettacolare, anche se si può sempre migliorare. Poi, beh, c’è l’altro animale: Sinner, che ha vinto tutto quello che ha vinto». 

Ma chi è più forte tra i due fenomeni? I pareri sono discordanti. John McEnroe si è da tempo schierato in favore dello spagnolo, descrivendolo come il «maggior talento visto in azione negli ultimi venti anni. L’unico capace di entusiasmare in campo». Altri invece hanno puntato sulla costanza di rendimento ad alto livello e sulla cultura del lavoro dell’azzurro. Mats Wilander si è invece sbilanciato con un pronostico… senza nome. «Credo che nel 2025 uno tra Carlos e Jannik vincerà tutti e quattro gli Slam in calendario».

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COMMENTI
 

Nina 1 gior fa su tio
tutto esatto , ottimo articolo , anche se non credo " Alcaraz sia ossessionato da Sinner " 😂 ... Carlitos é cosciente dei suoi punti deboli , e fa il possibile per migliorarsi ; sopratutto al servizio , si é allenato per rendere il suo movimento piu fluido , ed ha appesantito la sua racchetta per potenziare i colpi ; ha anche un secondo coach , Samuel Lopez ( che era già coach di Ferrero ) , … dunque , tutto in famiglia 😜
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