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Nadal: nostalgia, questa sconosciuta

«Avevo bisogno di disconnettermi»
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Nadal: nostalgia, questa sconosciuta
«Avevo bisogno di disconnettermi»
«La mia più grande soddisfazione è stata quella di poter andare in pensione in pace con me stesso».
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MADRID - Rilassato, sorridente, sereno. L’uomo Rafael Nadal è tutto il contrario di quello che era il giocatore Rafael Nadal. Nessun tic nervoso, niente sguardo di fuoco, zero nervosismo: felice di essersi lasciato alle spalle stress e dolori, il maiorchino ha parlato del suo presente in occasione della festa, in suo onore, organizzata dalla Commissione Olimpica Spagnola, che ha deciso di consegnargli il premio Corazón de España.

Durante la cerimonia l’ex campionissimo ha ammesso di non sentire la mancanza del suo sport. Anzi, di non averlo più provato dall’ultima partita disputata alle final eight di Coppa Davis.

«Da allora non ho più toccato una racchetta - ha spiegato il 38enne - ho sentito il bisogno di disconnettermi. Non per questo non faccio nulla. Mi sono adattato ai nuovi ritmi, gioco un po’ a calcio, sto organizzando il prossimo capitolo della mia vita… A me piace essere attivo, avere qualcosa da fare. E credo che sia importante porsi degli obiettivi, più o meno ambiziosi. Così non c’è il tempo di annoiarsi. La mia più grande soddisfazione è comunque stata quella di poter andare in pensione in pace con me stesso».

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