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Sinner-squalifica: «Sanzione ingiusta»

Toni Nadal abbraccia Sinner
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Sinner-squalifica: «Sanzione ingiusta»
Toni Nadal abbraccia Sinner
«Deve essere sanzionato chi fa intenzionalmente qualcosa di sbagliato, per trarne profitto».
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MONTE CARLO - Di due elementi è fatta la quotidianità del tennis: partite e parole. E mentre i big sono in campo a Dubai e Acapulco, si continua a chiacchierare riguardo a Jannik Sinner, in “vacanza” dopo l’accordo con la WADA per il caso Clostebol.

L’ultimo a esporsi sul caso è stato Toni Nadal, allenatore di Rafa per oltre quindici anni e per un triennio del canadese Felix Auger-Aliassime. Il tecnico spagnolo si è schierato nettamente dalla parte del numero uno al mondo, lanciando anzi accuse contro i suoi “nemici”.

«L’ho già spiegato più volte - ha raccontato a Marca il 64enne tecnico - per quel che mi riguarda sono contrario alla sanzione. Conosco Jannik: non aveva alcuna intenzione di commettere un reato. E tenuto conto di ciò, per un errore casuale, non puoi trattare in quel modo una persona. Deve essere sanzionato chi fa intenzionalmente qualcosa di sbagliato, per trarne profitto. E Sinner non ha tratto alcun beneficio da quello che hanno scoperto. Sono più che altro sorpreso dal comportamento di molti dei professionisti del circuito, di quelli che si sono schierati contro l’italiano. Alcuni, anche al massimo livello, non sono molto puliti».

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