In Catalogna i giocatori hanno accettato un taglio ai salari
Il caso potrebbe fare scuola a livello europeo
BARCELLONA - Il 30% di quanto avrebbero dovuto incassare. A tanto dovrebbe ammontare il taglio di stipendio accettato dai giocatori del Barcellona, travolti, come tutti, dall'ondata del coronavirus.
Riscopertosi immensamente più povero a causa dei mancati introiti relativi a botteghino, food&beverage e merchandising (i diritti tv sono un capitolo a parte), il club catalano ha chiesto ai suoi tesserati – solo quelli della Prima squadra – di accettare una riduzione di salario. Secondo i media spagnoli la trattativa è andata a buon fine e ha visto gli atleti accettare di privarsi, in totale, di circa 200 milioni di euro. Ovvero di una larghissima fetta dei 671,5 di monte stipendi che aveva la società.
La rinuncia maggiore è ovviamente toccata a Leo Messi, che dall'"alto" dei suoi 71 milioni a stagione, vedrà la busta paga sgonfiarsi di circa 21 milioni. L'accordo, che permetterà al Barcellona di arrivare a fine anno fiscale senza un grosso dissesto, potrebbe essere preso come esempio dagli altri club europei, fermi da settimane (e ancora a lungo) ma con ricchissimi stipendi da versare ogni mese.