L'ex capitano della Roma aveva spiazzato tutti con alcune dichiarazioni. Oggi i chiarimenti
ROMA - Ieri la bufera, oggi i chiarimenti. «Mio figlio Cristian alla Lazio? Dipendesse da me ci penserei...», con queste parole Francesco Totti, simbolo della Roma e vero idolo di tutto il popolo giallorosso, ieri aveva provocato reazioni contrastanti. In diretta Instagram, l'ex numero 10 aveva risposto ad alcune domande di Damiano Coccia (noto influencer tifosissimo dei biancocelesti), scatenando una mini tempesta.
Mini perché si tratta pur sempre di Francesco Totti - bandiera giallorossa per eccellenza - e perché il suo addio dopo il trattamento ricevuto dall'attuale proprietà lo aveva profondamente ferito («All'improvviso mi avevano detto che sarebbero state le mie ultime due partite: mi è crollato il mondo addosso», ha spiegato Totti tornando sulla vicenda).
Fatto sta che a 24 ore di distanza il Pupone ha avuto l'opportunità di chiarire, durante un'altra diretta Instagram con l'amico Del Piero. «Ho solo detto che con il mio nuovo lavoro (da agente, ndr) devo rispondere a tutti - ha spiegato aggiungendo alcuni dettagli di rilievo - Cristian ha due o tre anni per convincermi che può fare il calciatore. Qualcuno poi ha estrapolato quello che voleva. Ho detto che se dipendesse da me ci penserei, ma anche che Cristian mi fermerebbe subito e direbbe no, che è la stessa cosa che penso io. Non sono scemo che porto mio figlio alla Lazio, con tutto il rispetto, ma te pare...?».