Il giocatore della Juventus: «Mi chiedo cosa succederà al calcio e alla vita di tutti i giorni»
TORINO - Blaise Matuidi è uno dei giocatori di Serie A che ha dovuto fare i conti con il coronavirus. E come per gli altri, anche per il centrocampista della Juve è stata un'esperienza difficile, soprattutto dal profilo psicologico. Lo scorso 15 aprile ecco finalmente la luce in fondo al tunnel: il giocatore francese, risultato negativo al tampone, ha infatti potuto tirare un grosso sospiro di sollievo.
Ad ogni modo l'esperienza legata al Covid-19 gli ha lasciato il segno, come lui stesso ha spiegato in un video in diretta con l'ex compagno Benatia sul canale Youtube "Bros Stories". «È stata dura. Quando sono risultato positivo non potevo nemmeno uscire a fare la spesa, ma anche quando ho ricominciato ero in psicosi. Devi sempre assicurarti che le persone non siano troppo vicine a te, devi essere mentalmente forte. Servirà del tempo, questa è una situazione nuova per tutti noi. Non ho avuto sintomi, ma appena ho appreso la notizia ero scioccato, ero nel panico più totale, avevo paura per la mia famiglia e i miei amici. È stato difficile per loro, ma sono stato in grado di rassicurarli. Non è un bel periodo, vogliamo davvero che tutto questo finisca il prima possibile. Mi chiedo cosa succederà al calcio e alla vita di tutti i giorni».