L'allenatore dell'Atalanta Gasperini: «Ogni due minuti passava un'ambulanza e di notte pensavo di morire...»
L'allenatore dell'Atalanta - Gian Piero Gasperini - ha confessato di aver contratto il coronavirus e di aver trascorso momenti difficili.
«A Valencia, prima della partita, stavo davvero male e in panchina non avevo una bella faccia», ha raccontato il tecnico alla "Gazzetta dello Sport". «I giorni successivi non avevo febbre, ma mi sentivo a pezzi. Vicino a Zingonia c'è un ospedale e ogni due minuti passava un'ambulanza, sembrava di essere in guerra(...). Ho avuto paura e di notte pensavo di morire. In seguito le mie condizioni sono migliorate, anche se mi sono reso conto di non sentire né gusti né odori: il Dom Perignon del 2008 mi sembrava acqua, mentre la colomba pane. È stato terribile. Non ho mai fatto il tampone, ma nei giorni scorsi i test sierologici hanno confermato che ho contratto il Covid-19. Ho gli anticorpi, ma non significa che adesso sono immune».
Poi due parole sulla città di Bergamo... «Vedo una città triste e dignitosa. Una tristezza profonda che si respira ovunque per le strade(...). Ognuno però va avanti con forza e con un dolore composto. Ci vorrà molto tempo per capire davvero che cosa sia successo, perché proprio qui è stato il centro del male. Ogni volta che ci penso mi sembra assurdo. Il picco storico di felicità sportiva è coinciso con il dolore più grande della città. Oggi mi sento ancora più bergamasco(...)».