Oltre a coach Jacobacci anche Guidotti è soddisfatto dopo il successo con il Basilea: «Frei e Xhaka? Non ho avuto paura»
Volti raggianti nel dopo partita di Lugano-Basilea. La formazione bianconera ha infatti sconfitto a domicilio i renani con il punteggio di 2-1 e mister Jacobacci non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi. «È stato molto difficile contro una signora squadra», ha analizzato l'allenatore dei ticinesi. «Abbiamo avuto pazienza e ci siamo espressi meglio rispetto all'ultima partita di Zurigo. La palla è circolata meglio e gli inserimenti di giocatori freschi come Guidotti e Holender hanno dato la svolta al match. Per vincere questa partita ci voleva qualità, se avessimo lasciato il pallino del gioco ai nostri avversari sarebbe diventato difficile e invece abbiamo fatto correre molto l'avversario».
E il risultato avrebbe anche potuto essere più rotondo... «Direi di sì. Abbiamo costruito molte palle gol e meritavamo di più, ma va bene anche cosi. Sono contento, la squadra è cresciuta e oggi ha vinto chi ci ha creduto di più. Abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più di loro fisicamente. Cambi decisivi? Penso di sì. I ragazzi sono stati bravi a capire subito la partita che stavamo facendo. Un plauso a Guidotti, che sta crescendo e a Gerndt, il quale ha messo a segno un grande gol. È stato bravo a vincere il duello con il difensore e poi con molta freddezza a firmare la nostra prima rete».
Adesso arriva il grande scontro con l'YB? «Dovrò valutare bene lo stato di forma dei miei ragazzi e vedremo quale sarà la formazione titolare. Ho una mezza nuova idea. Sul sintetico bisogna non far giocare l'avversario, altrimenti poi diventa tutto più difficile(...)».
Entrato nel secondo tempo, a sostituire Lovric, il giovane centrocampista luganese Stefano Guidotti, ha disputato una buona partita. «Avevo di fronte due grandi campioni come Frey e Xhaka, ma non ho avuto paura. Il Mister mi ha mandato in campo dicendomi di stare tranquillo e di mostrare il mio valore ed è quello che ho cercato di fare. Entrare con il Basilea non è mai facile, però ero consapevole che per me era una grande possibilità e avevo tanta voglia e volontà di fare bene».
Che sensazioni hai avuto sapendo che avresti giocato un tempo intero? «All'inizio non è stato facile, ma poi mi sono abituato al ritmo e mi sono calato nell'incontro. Comunque ero sereno e questo è stato importante nella mia prestazione».