Le due autoreti del difensore hanno rovinato i piani dei bianconeri, mai realmente in difficoltà contro i bernesi.
Giovedì è di nuovo campionato; a Cornaredo arriva la capolista.
BERNA - Rumorosa ma non del tutto dolorosa, prevedibile anche se evitabile. Così è stata la sconfitta del Lugano a Berna.
Contro lo Young Boys secondo della classe i bianconeri si sono presentati in campo - un sintetico reso bollente dalle ovvie temperature pomeridiane di luglio - carichi dopo il successo sul Basilea. E per buona parte del primo tempo, nonostante assenze pesanti come quelle di Maric, Gerndt e Bottani, hanno controllato e punto. Non hanno dominato, ma hanno giocato alla pari con una delle big di Super League. Poi il destino ha deciso di metterci lo zampino e così per loro è calata la notte. Nel giro di mezz’ora, più sfortunato che colpevole, Yao ha infatti “bucato” ben due volte Baumann, facendo diventare insormontabile l’ostacolo giallonero. I bernesi non hanno fatto molto per vincere, ma alla fine (dopo il gol del 94' di Camara per il definitivo 3-0) si sono goduti un bottino comunque prezioso nella rincorsa al titolo.
E il Lugano? Ha sicuramente masticato amaro per quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato ma, complice una classifica ancora comodissima, ha anche potuto fare spallucce. Lo Stade de Suisse non doveva d'altronde obbligatoriamente essere terreno di conquista. Molto più importante (per il morale più che per l’aritmetica) sarà invece riuscire a rimanere in piedi il prossimo giovedì, quando a Cornaredo arriverà il San Gallo. I biancoverdi sono di certo i più motivati e frizzanti del momento. Sono compatti, agguerriti e ambiziosi. Sfidarli rappresenterà quindi un test di maturità per la truppa di Jacobacci che, ritrovata qualche sua colonna, potrà provare ad allungare il suo ciclo positivo tra le mura amiche. Anche in quell'occasione Baumann e compagni non avranno molto da perdere. Proprio per questo, arrabbiati dopo Berna ma “leggeri” di testa, andranno di sicuro con maggior convinzione in cerca del colpaccio. Non è impossibile. Sarebbe importantissimo.