Partite e introiti che saltano? La Lega ha chiesto una sterzata.
Test rapidi per tutti e negativi pronti a giocare: o si cambia o si affonda
MURI - La pandemia? Il calcio, lo sport, si è preparato per tempo per affrontare la seconda ondata. Di concerto con i responsabili della sanità pubblica, le varie leghe hanno studiato e messo in atto misure eccezionali per limitare l’espandersi del contagio. Il risultato? Spalti sicuri e squadre… comunque mandate in quarantena dai vari medici cantonali.
Per evitare soluzioni non omogenee e provare ad aiutare i club a portare a termine una stagione comunque difficilissima, la SFL ha proposto alla Conferenza dei direttori cantonali della sanità una nuova procedura da seguire. Che molti, tutti, sperano possa ridurre la confusione e garantire il corretto svolgimento delle competizioni.
Da Muri hanno proposto che tutti i giocatori e gli allenatori dei 20 club professionistici possano essere “prontamente e contemporaneamente” sottoposti ai test, magari già durante la pausa internazionale della prossima settimana.
Altra "preghiera" riguarda il comportamento in caso di positività. Chi non supera il test finisce immediatamente in isolamento. Il resto della squadra è invece tenuta a limitare i contatti sociali, rispettando una forma “debole” di quarantena che può mettere in pausa per partecipare ad allenamenti e partite. Questo consentirebbe il regolare svolgimento dei match.
Tutto risolto? Quelle presentate dalla SFL sono solo richieste. Starà alla Conferenza dei direttori cantonali della sanità valutarle e, magari velocemente, approvarle. O almeno trovare il modo per renderle gestibili dallo sport e, soprattutto, uniformi in tutto il Paese.
📃😷 SFL fordert einheitliche Quarantänemassnahmen
— Swiss Football League (@News_SFL) November 4, 2020
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📃😷 La SFL exige des mesures de quarantaine uniformes
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