Ariel Ortega ancora piange la morte del Pibe de Oro.
Al Mondiale 1994 il “burrito” ha diviso la camera con D10s.
BUENOS AIRES - Tra i tanti che ancora stanno piangendo per la morte di Diego Armando Maradona c’è Ariel Ortega, fantasista argentino dalle ottime qualità e dalla carriera altalenante. Intervistato da Tyc Sports, l’oggi 46enne ha ricordato i momenti trascorsi insieme al Pibe de Oro, del quale conserva un ricordo dolcissimo e per il quale nutriva un’ammirazione sconfinata.
«Amo Diego - ha ammesso il burrito - è una persona che per me ha significato moltissimo. Nel 1994 (in occasione del Mondiale americano, ndr), ho condiviso la camera con lui, e quello è un privilegio che pochi possono vantare. Io, a dire il vero, nemmeno ci volevo stare in quella camera: mi vergognavo. Però fu lui a mettermi a mio agio dicendomi che la stanza era mia e di prenderne il pieno controllo. Come se fossi io Maradona e lui Ortega. Aveva un’umiltà straordinaria ed era una persona fantastica. Quando sei giovane capita di sbagliare; a volte hai bisogno di un abbraccio o un consiglio e Diego mi ha dato entrambi. Mi ha sempre chiamato nei momenti belli ed è sempre stato presente in quelli difficili».