Fari sul Tourbillon, dove il Sion di Tosetti riceve i bianconeri: «Più che dei bei fraseggi, ci saranno duelli ruvidi».
I vallesani, affamati di punti, devono reagire dopo lo scivolone contro il Vaduz: «Abbiamo fatto tutto noi e siamo riusciti a perdere. Questa sconfitta ci ha lasciato grande frustrazione: ora dobbiamo mostrare il nostro vero carattere».
SION - Da una parte il Lugano, uscito frastornato dal match di Losanna, dall’altra il Sion, inciampato malamente tra la mura amiche contro l'ormai ex Cenerentola Vaduz, che vincendo aveva agganciato proprio i vallesani e messo ulteriore pressione al gruppone di chi sta davanti e zoppica. La classifica cortissima e la bagarre salvezza sempre più accesa fanno il resto: quello di stasera al Tourbillon è diventato un duello da bollino rosso, con due squadre ferite che hanno bisogno di punti e sono chiamate a una decisa reazione.
«Abbiamo lavorato al meglio in vista del Lugano, ma come prima cosa abbiamo dovuto smaltire la grande delusione per il ko col Vaduz - spiega Matteo Tosetti, esterno dei vallesani - Abbiamo fatto tutto noi e siamo riusciti a perdere contro una squadra che cercava al massimo il pari. Non giocavano a calcio, eppure siamo riusciti a farli vincere. È una sconfitta che pesa. Ci ha lasciato grande frustrazione, ma bisogna trasformarla in energia in vista del prossimo match. Fortunatamente si torna subito in campo e non c’è tempo per piangersi addosso: ora dobbiamo mostrare il nostro vero carattere».
Insomma una sconfitta bruciante, contro una squadra che però sta risalendo la china e macinando punti.
«Niente da dire, si giocano bene le loro carte. Non sono molte ma lo fanno al meglio: certo non è facile affrontare qualcuno che si “rifiuta” di giocare. Siamo stati ingenui e abbiamo sbagliato concedendo due rigori. Avevamo tutte le possibilità per vincere, ma a un certo punto - per come si era messa - potevamo portare a casa almeno un pareggio. Ci avrebbe comunque lasciato l'amaro in bocca, ma almeno mantenevamo la distanza in classifica. Nel 2021 siamo cresciuti parecchio, ma a volte commettiamo ancora troppi gravi errori».
Di norma il presidente Constantin non ha troppa pazienza. La società come vive questo momento?
«Penso che il presidente sia parecchio arrabbiato e soprattutto deluso per la situazione che si è creata. Abbiamo le carte in regola per fare un altro campionato. Il Sion merita altro. C’è voglia, qualità ed entusiasmo, ma sul campo abbiamo raccolto un po' poco. La società ha comunque sempre dato fiducia al gruppo, adesso sta a noi uscirne».
Al timone c’è sempre Fabio Grosso, ex difensore ed eroe del Mondiale 2006 con l’Italia.
«Incontrarlo per la prima volta mi aveva fatto un certo effetto. Insieme al mio agente avevo un appuntamento con la società e si presentò a sorpresa dopo l’allenamento per parlarmi e convincermi a firmare. Poi, non mi nascondo, non sono contento di come sta andando la mia stagione. Ho dovuto giocare anche in ruoli non “miei” e in situazioni complicate. Ho sempre cercato di dare il massimo, ma non sono soddisfatto. Adesso ci sono ancora 14 partite per svoltare, ma bisogna farlo da subito».
A Sion si augurano già da questa sera, contro un Lugano risucchiato nella bagarre dopo il ko col Lucerna e le sberle prese a Losanna.
«Sì, ma a parte l’YB sono tutte lì. Bastano due sconfitte di fila e sei nei bassifondi. Queste sono partite complicate e, in un certo senso, anche brutte da giocare. Più che dei bei fraseggi ci saranno duelli ruvidi. I dettagli decideranno il match. Fa un po’ male dirlo, ma ora sono le partite che ci meritiamo. Se siamo lì è colpa nostra. Dobbiamo essere più brutti, ma più efficaci e portare a casa la posta piena».
Anche il Lugano deve cambiare passo. Sono solo 8 i punti conquistati negli ultimi 10 incontri.
«Hanno fatto un grande girone di andata accumulando un buon vantaggio, ma ora se lo sono un po’ “giocato”. Tutte le squadre hanno un periodo no durante un campionato. In questi casi, proprio come dobbiamo fare noi, bisogna restare lucidi e tranquilli. Dal Lugano mi aspetto una reazione, ma mi auguro dal match del weekend… non contro di noi (ride, ndr)».
I primi due incroci stagionali sono finiti in parità.
«Vero, ma in questo caso un pareggio non gioverebbe molto alla nostra causa… noi di certo non firmiamo per un altro pari. Ora ci servono punti pesanti».