Party da McKennie. Pizzicati Dybala e Arthur mentre altri avevano già levato le tende.
I giocatori saranno probabilmente sanzionati pure dal club.
TORINO - Festa illegale in casa di un amico quando invece - complice la zona rossa - si sarebbero dovuti evitare il più possibile i contatti. Di “eventi” del genere, nei mesi, nella vicina Penisola ne sono stati documentati tanti. L’ultimo venuto a galla è stato quello tenutosi a casa di Weston McKennie, centrocampista della Juventus. Approfittando della settimana poco intensa a causa degli impegni delle nazionali, il 22enne statunitense ha pensato bene di organizzare un party domestico, al quale ha invitato molti dei compagni di squadra.
Insospettito dagli schiamazzi, qualche vicino ha dato l’allarme, facendo scattare il controllo da parte dei carabinieri. Intervenute alle 23.30, oltre l’orario del coprifuoco, e dopo aver faticato per accedere all’abitazione (i media italiani raccontano di un rischio di incriminazione per resistenza a pubblico ufficiale, ndr) le forze dell’ordine hanno constatato la violazione e multato i presenti. Tra i quali gli juventini Arthur e Paulo Dybala. Altri membri della squadra avevano invece lasciato l’abitazione prima dell’intervento dei militari. Per il momento il club bianconero non è intervenuto; è in ogni caso presumibile che sanzionerà i tesserati “colpevoli”.