Proteste dei tifosi e minacce della UEFA sembrano aver lasciato il segno.
Giocatori e staff tecnico del Liverpool prendono le distanze dal torneo.
LONDRA - Dodici squadre dissidenti, pronte a crearsi la loro coppa? Forse non sono così tante. La stampa inglese ha infatti confermato il possibile e velocissimo passo indietro del Chelsea.
Pressati dai tifosi - da ore assiepati davanti agli stadi per protestare - dalle tante social-accuse e anche dalle minacce della UEFA, i Blues starebbero infatti già preparando la documentazione per voltare le spalle alla nuova Superlega. Il dietrofront potrebbe costare milioni alla società, che sembra però voler evitare danni maggiori. Tutto già definito invece in casa Manchester City, con il club che ha già confermato di aver avviato le pratiche per il "divorzio". Un terremoto si è verificato invece in casa Manchester United: Ed Woodward, vicepresidente esecutivo dei Red Devils, ha infatti rassegnato le dimissioni. E il Liverpool? Nulla di ufficiale, anche se la "direzione" indicata dalla squadra è chiara: giocatori e staff tecnico hanno infatti preso le distanze dal nuovo torneo.
Anche in Spagna c’è fermento: secondo i soliti bene informati pure il Barcellona e l’Atletico Madrid stanno infatti valutando la possibilità di non mollare la UEFA.
La serata potrebbe poi riservare nuove sorprese. Dovrebbe infatti tenersi una riunione d'urgenza tra i fondatori della nuova Lega, che potrebbe mettere il punto ai due giorni più convulsi della storia del pallone moderno.
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