Sono state depositate le conclusioni della commissione medica convocata dalla Procura generale.
Secondo gli esperti l'ex Pibe de Oro «ha cominciato a morire almeno 12 ore prima di quando è stato ritrovato senza vita».
Ancora troppe ombre avvolgono la morte del leggendario Diego Armando Maradona, deceduto lo scorso 25 novembre all’età di 60 anni. Per fare luce sulla vicenda la Procura generale di San Isidro ha convocato una commissione di esperti, che nella tarda serata di ieri ha depositato le sue conclusioni, contenute in un rapporto dettagliato di 70 pagine.
Stando al rapporto l'ex Pibe de Oro - deceduto a causa di un arresto cardiaco in una casa nel quartiere di San Andrés - sarebbe stato «abbandonato al suo destino» dal team medico che lo ha curato nei giorni precedenti alla sua morte. La stessa équipe - composta da sette persone, tra cui il neurochirurgo Luque e la psichiatra Cosachov - avrebbe avuto «un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente».
Secondo gli esperti Maradona «ha cominciato a morire almeno 12 ore prima di quando è stato ritrovato senza vita nel suo letto e ha avuto un'agonia prolungata».
La commissione aggiunge che, i segni di pericolo di vita presentati dal paziente, «sono stati ignorati». Insomma l'ex fuoriclasse, stando agli esperti, «avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato nuovamente ricoverato in un centro sanitario polivalente».