Mourinho, Spalletti, la Beneamata e "Speravo de morì prima"
I due mister hanno cominciato con il botto le loro avventure a Roma e Napoli.
ROMA - Hanno incantato in conferenza stampa, senza promettere mari e monti ma chiedendo voglia, pragmatismo, tempo e… investimenti. José Mourinho e Luciano Spalletti sono rientrati dalla porta principale in Serie A, facendo immediatamente sognare i tifosi di, rispettivamente, Roma e Napoli. Il portoghese ha parlato di progetto e della volontà di portare, negli anni, i giallorossi al vertice del pallone italiano. Il toscano ha invece promesso impegno ed esuberanza, chiedendo la vicinanza del popolo azzurro. Entrambi, sorridenti e sereni, hanno però anche approfittato della prima uscita pubblica nei rispettivi club per guardarsi alle spalle e togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Mourinho ha graffiato la sua Inter, che pur non citata è stata la destinataria di un eloquente «c’è chi vince e non paga gli stipendi». Spalletti ha invece inchiodato Totti, che aveva raccontato il loro rapporto burrascoso nella fiction “Speravo de morì prima”. «Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction - ha punto il mister di Certaldo - Però posso assicurargli che aveva i contenuti anche per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e abbia ricevuto delle critiche: se me l’avessero detto prima, io un paio di scene per fargli fare il pieno ce l’avevo. Eran facili, bastava far vedere quelle… poi si completava quello che era l’audience».