Duro sfogo di Max Allegri dopo il ko col Verona: «Siamo da metà classifica. Il calcio non è il fioretto»
La società sta valutando la possibilità di mandare la squadra in ritiro.
VERONA - Uscita con le ossa rotte e mille interrogativi dal Bentegodi, dove è caduta sotto i colpi di Simeone, la Juve è in crisi di risultati e la società valuta anche la possibilità di mandare la squadra in ritiro.
Che ormai servano i fatti e non più le parole è chiaro a tutti, ma dopo il tonfo di Verona lo ha spiegato chiaramente Max Allegri, richiamato in estate dopo l'addio di Pirlo. «Serve silenzio, lavoro e voglia di lottare - ha tuonato il tecnico ai microfoni di DAZN - Come una squadra di mezza classifica, perché ora siamo questo».
«Se c'è stato un confronto? C'è stato, ma le parole non servono a niente. Serve solo lavorare e prendersi delle responsabilità. C'è una situazione brutta di classifica e bisogna essere realisti».
Poi il commento più duro, con una critica anche all'atteggiamento (troppo "molle") di alcuni giocatori. «Il calcio non è fioretto, il calcio è calcio, ci sono contrasti e quando trovi una squadra fisica come il Verona ti devi mettere al loro livello. Anche domenica col Sassuolo abbiamo perso molti contrasti, molti duelli aerei. Bisogna avere vergogna di essere solo a 15 punti».
Infine il mister prova a rimanere anche un po' ottimista, perché in fondo la Juve ha i mezzi per rialzarsi e ripartire. «Con uno spirito diverso, vincendo più contrasti, ne usciremo. Le qualità ci sono. In qualche modo tireremo fuori».