Salire di categoria? Ci sono problemi di budget e stadio: «Incontreremo la SFL»
Padrone del campionato, il Breitenrain potrebbe rinunciare alla promozione. ACB e Chiasso attendono.
BREITENRAIN - Mesi quasi perfetti hanno permesso al Breitenrain di “scappare” nella classifica di Promotion League. I bernesi non avevano cominciato la stagione pensando alla Challenge League, puntavano a fare un buon campionato; solidi in difesa e prolifici lì davanti, hanno invece vinto, gioito e… cominciato a sognare, lasciandosi alle spalle anche gli ambiziosi Bellinzona e Chiasso, tra i favoriti di inizio anno. Ora però che la sosta è alle porte, alla corte del presidente Claudio Engeloch devono capire se possono continuare a cullarsi beati tra le braccia di Morfeo o se li attende un risveglio brusco.
A livello sportivo non ci sono problemi. Quelli arriveranno, qualora la squadra continuasse a correre, per sul piano economico e organizzativo: salire di un livello nel calcio nazionale comporta infatti costi e obblighi.
«Abbiamo ancora un match da giocare in questo 2021, poi proveremo a capire cosa fare - ci ha raccontato il direttore sportivo Sandro Galli - le incognite al momento riguardano il budget e lo Spitalacker».
La Challenge League obbligherebbe la società a rivedere i suoi conti.
«Servirebbe un impegno maggiore, certo. L’argomento andrà affrontato con attenzione. Il reale nodo riguarda però il nostro stadio, al momento non omologato per la serie superiore a quella che stiamo disputando».
Con la promozione vi toccherebbe trasferirvi?
«A dire il vero non è detto. Anche in questo caso la situazione è infatti ancora tutta da valutare. Ma non servirà molto per sapere quali saranno gli obblighi che potremmo dover osservare. A dicembre, quando tutte le competizioni nazionali saranno chiuse, ci troveremo con i dirigenti della Swiss Football League. Dopo quell’incontro sapremo se programmare o meno un possibile futuro in Challenge League».