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L’OSPITE - ARNO ROSSINIAll-in Juve con Dybala? Non vale la pena

19.01.22 - 15:30
Arno Rossini: «Dybala all’Inter? Lui farebbe un affare, i nerazzurri non so»
Imago
All-in Juve con Dybala? Non vale la pena
Arno Rossini: «Dybala all’Inter? Lui farebbe un affare, i nerazzurri non so»
«La Juve del futuro? Niente squilli di tromba, al massimo un organetto».
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TORINO - Da una parte c'è un giocatore tanto forte quanto incostante, dall'altra è invece schierato un club che - come e più di molti altri - nelle ultime stagioni ha sperperato milioni finendo quasi sul lastrico. In mezzo c'è un contratto da firmare. Un accordo che sembrava fatto e che invece ora pare vicinissimo a saltare definitivamente.

Come finirà il bisticcio tra Paulo Dybala e la Juventus?

«L'argentino è in scadenza di contratto, è una brutta situazione per la Juventus - è intervenuto Arno Rossini - Una situazione alla quale i bianconeri non sarebbero voluti arrivare ma che ora subiscono. Sono con le spalle al muro».

Siamo a gennaio, a giugno scadrà l’accordo ancora in essere tra la Vecchia Signora e il suo numero 10, che può già parlare con altri club. A Torino come devono comportarsi: andare all-in o voltare pagina?
«Parliamo di cifre. Sembra che le parti stiano discutendo sulla base di una decina di milioni l'anno, bonus compresi. Un'enormità per il momento storico. Un’enormità pure per il giocatore di cui si sta trattando. Fossi nella Juventus, lascerei stare: Dybala non vale, ora, un contratto da quasi 1’000’000 di euro al mese. Non scherziamo. Non fraintendetemi: il ragazzo è molto forte, ha un sinistro magico e in campo può essere devastante. È in ogni caso anche tremendamente incostante e, soprattutto, non è di certo un leader. A Torino e comunque nel calcio in generale, di soldi adesso ce ne sono pochi; meglio quindi investire quei pochi in altra maniera».

Il 28enne sudamericano fa bene a osare, in fondo stiamo parlando dell'ultimo contratto importante della carriera…
«Forse dovrebbe però anche essere un po' più realista. Rinunciando a qualcosa non avrebbe comunque problemi ad arrivare a fine mese: una volta smesso con il pallone e tornato in Argentina - sempre che ci tornerà - avrà messo da parte un tesoro da quanto, 100’000’000 di euro? Potrebbe quasi comprarsi le cascate di Iguazu. Abbassando le pretese e accettando la proposta della sua attuale società potrebbe inoltre legittimamente pensare di diventare una bandiera». 

Il discorso fila ma va approfondito: una volta rinunciato al loro altalenante campioncino, in Piemonte cosa dovrebbero fare? Investire i soldi risparmiati in un altro potenziale grande giocatore - senza tuttavia avere certezze - o seguire altre strade?
«Le gerarchie nel calcio italiano si sono un po' ribaltate. Se la sua proprietà cinese ha davvero risolto i recenti problemi economici avuti, l'Inter è destinata a un futuro a breve termine ricco di successi. È destinata a correre sempre per lo scudetto. Poi c'è il Milan, che è cresciuto bene nel tempo e, azzeccando gli acquisti, è salito di livello fino a diventare veramente competitivo. Considerando lo stato della rosa e l’impossibilità di spendere, la Juve dovrebbe pensare a come ripartire impostando una programmazione sul medio termine. Tradotto… con i soldi risparmiati, a Torino dovranno essere bravi a ingaggiare i campioni di domani».

Questo significa, implicitamente, rinunciare a vincere per qualche anno.
«Non mi pare ci siano molte alternative. All’inizio delle prossime stagioni, ma lo diciamo da tanto, i dirigenti bianconeri dovrebbero avere il coraggio di essere sinceri. Dovrebbero “semplicemente” confermare ai tifosi che per un po’ la qualificazione alla Champions League sarà l’obiettivo massimo». 

Niente squilli di tromba estivi?
«Macché, al massimo un organetto».

Si è parlato di Inter. Come fosse uno scherzo del destino, Dybala potrebbe finire proprio in nerazzurro, dal suo vecchio estimatore Marotta.
«Sottrarre un giocatore di qualità a un avversario ha sempre il suo perché. Non so, a ogni modo, se davvero l’argentino avrebbe un senso nella rosa dei milanesi. Può vincere le partite da solo, sì; succede però raramente. Mentre frequenti sono le sue assenze per infortunio o le sue giornate non esaltanti. Il problema non è la disponibilità economica della Juve, il problema sono le richieste di Paulo. Lui all'Inter farebbe un affare. I nerazzurri non so». 

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