Senegal implacabile ai rigori: mani sulla coppa
Migliori durante la finale, Mané e soci hanno festeggiato "solo" ai rigori.
YAOUNDÉ - Non sono bastati i 90’ regolamentari. E neppure i 30’ supplementari. Per decidere la finale della 33esima edizione della Coppa d’Africa - chiusasi senza reti - Senegal ed Egitto sono stati “costretti” a rifugiarsi nei rigori. E in quell’esercizio i migliori sono stati Koulibaly e compagni, che con quattro trasformazioni (a due) hanno conquistato il diritto di sollevare il trofeo.
Grandi protagonisti di una sfida giocata a ritmi elevati sono stati i portieri Mendy e Gabaski, bravissimi a più riprese a disinnescare le offensive dei rispettivi avversari. Il portiere dei Leoni della Teranga ha sfoderato interventi importanti soprattutto su Salah ed Elneny. Superlativo in tutto il torneo, il numero uno dei Faraoni è invece stato eccezionale su Bamba Dieng e Sadio Mané, che ha pure fallito un penalty nei primissimi minuti dell’incontro.
Per il Senegal, caduto nelle finali del 2002 e 2019, si tratta del primo successo nella storia del torneo. L’Egitto, sette trofei in bacheca, ha invece perso per la terza volta all’ultimo atto della manifestazione (1962 e 2017).