Caduti al Letzigrund contro la capolista, i bianconeri hanno incassato la terza sconfitta stagionale contro lo Zurigo.
Il penalty calciato da Ziegler al 53' avrebbe potuto dare il “La” a un finale diverso. La classifica continua comunque a sorridere ai bianconeri, che con pieno merito si trovano al quarto posto (+5 sul Servette).
ZURIGO - Da una parte lo Zurigo di Breitenreiter, capolista che continua la sua marcia inarrestabile infilando il nono successo consecutivo, dall'altra un Lugano che, complici forse le scorie del quarto di Coppa - vinto giovedì a Thun strappando il pass per le semifinali -, ha faticato anche più del previsto, crollando alla distanza dopo un rigore fallito. Questa, in estrema sintesi, la cronaca della sfida del Letzigrund, dove i tigurini hanno piegato i bianconeri per la terza volta in stagione (sei, in totale, quelle filate).
Dopo una difficile entrata in materia, dove gli zurighesi sono passati in vantaggio col solito Marchesano (al nono gol stagionale), il Lugano è cresciuto e si è affacciato dalle parti di Brecher per cercare di raddrizzare l'incontro. Fallita una buona chance prima dell'intervallo, i ticinesi hanno definitivamente pagato dazio dopo il penalty fallito da Ziegler, che al 53' avrebbe potuto pareggiare i conti e dare il “La” a un finale diverso. Gol sbagliato, gol subito, e così dal possibile episodio a favore la truppa di Croci-Torti è andata un po’ in tilt, sbandando e venendo castigata altre due volte in pochi minuti. Prima il neo-entrato Gnonto (64'), poi l'ex Ceesay (66') hanno chiuso i conti trafiggendo Saipi.
In campo con Rüegg e Aliseda per la prima volta titolari, i bianconeri hanno dunque pagato i troppi errori rimanendo a mani vuote (3-0), ma di certo non bisogna fare drammi. La classifica resta molto positiva, con il quarto posto in solitaria a +5 sul Servette.
Da parte sua lo Zurigo del presidente Canepa gongola e inizia a fare sogni sempre più audaci. Se da una parte è vero che il campionato è ancora lunghissimo, dall’altra i punti sull’YB, salito al secondo posto dopo essersi preso lo scalpo del Basilea - facendo un favore proprio alla capolista - sono ben dieci.